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Ma questa volta il territorio dovrebbe essere al riparo

Creato il 13 febbraio 2014 da Carteinregola @carteinregola

Riceviamo dal M5S la segnalazione che è stato occupato il Consiglio regionale  del Lazio  per ottenere la convocazione del Consiglio stesso entro  il 14 febbraio 2014,  quando, a causa della mancata proroga, scatterebbe la decadenza del Piano Territoriale Paesistico Regionale.

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Secondo il loro comunicato, nel “vuoto legislativo” che potrebbe  intercorrere tra tale termine e la prossima seduta del Consiglio, si potrebbe costruire in zone vincolate, aumentare le cubature degli immobili, aprire una centrale a Biogas in territori vincolati; stravolgere l’urbanistica dei centri storici e l’assetto del territorio regionale[1]. Pur apprezzando  spesso le iniziative  dei consiglieri Cinque Stelle su molti fronti su cui anche noi siamo impegnati, a partire dal Piano casa “Polverini/Zingaretti”, questa volta  le loro preoccupazioni ci sembrano infondate.

Infatti a noi risulta che, non trattandosi della scadenza del PTPR, ma dei termini per la sua approvazione, secondo la  Legge 24/1998[2] le norme a tutela del territorio siano addirittura più restrittive. Infatti  il 27 Dicembre 2012, dopo l’allarme lanciato dall’ opposizione e dai movimenti ambientalisti,  il Consiglio aveva  approvato all’unanimità la  modifica della legge regionale 24/1998 in materia di pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposte a vincolo paesistico[3], eliminando l’originario termine di efficacia  di 5 anni  delle misure di salvaguardia che trovano applicazione in pendenza dell’approvazione del Ptpr[4], con l’inserimento, nell’articolo 23 bis , della frase «non sono consentiti, sugli immobili e nelle aree di cui all’articolo 134 del d.lgs. 42/2004[5] e successive modifiche, interventi che siano in contrasto con le prescrizioni di tutela previste nel PTPR adottato»[6]. Legge che già prevedeva, all’art.21, che in caso di mancata approvazione nei termini previsti del nuovo PTPR, “operano esclusivamente le norme di tutela di cui al Capo II e, nelle aree sottoposte a vincolo paesistico con provvedimento dell’amministrazione competente, sono consentiti esclusivamente interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, risanamento, recupero  statico ed igienico e restauro conservativo”. Quindi, a meno che non ci sia sfuggito qualche cavillo, non dovrebbero esserci – su questo fronte – particolari rischi per il territorio. Ma conviene sempre vigilare.

In calce mettiamo la risposta dei Cinquestelle al nostro articolo, risposta che  però a noi  sembra che non chiarisca il punto fondamentale:  il PTPR vigente  continua a essere in vigore fino al momento in cui viene prorogato quello vecchio  e/o approvato quello nuovo? Se  come pensiamo, per PTPR “adottato” si intende quello vecchio, che deve essere rinnovato,  tutte le coperture garantite  da quel PTPR dovrebbero continuare a  valere…

[Dal gruppo M5S regione Lazio] Il PTPR, oltre a recepire i vincoli di altre amministrazioni ne inserisce e regolamenta dei nuovi. Laddove esistano solo i vincoli da PTPR decadrebbero. Inoltre l’articolo 23bis parla di PTPR “adottato” e, con la mancata proroga, è proprio lo stato di adozione che decade. Inoltre l’articolo 2 del piano casa fa riferimento alla tutela dei centri storici così come definiti dal PTPR. Ora qualora decadesse e non ci fossero altri vincoli di altre amministrazioni cosa succederebbe?
Inoltre essendo un piano che regolamenta le procedure amministrative si creerebbero le condizioni per ricorsi da parte di chi chiede permessi senza rispettare le procedure previste dal PTPR, almeno nella finestra temporale di incertezza adozione/approvazione.

Leggi  l’articolo del Fatto quotidiano

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/12/lazio-m5s-occupa-regione-contro-il-condono-di-zingaretti-7-parlamentari-in-aiuto/879237/

“No al condono di Zingaretti“. I consiglieri del Movimento 5 Stelle della regione Lazio hanno occupato in serata l’aula del consiglio per chiedere una seduta d’urgenza. “Se non verrà votata la proroga al Piano territoriale paesistico, che scade il 14 febbraio, ci sarà un vuoto legislativo dove sarà possibile fare tutto”. La denuncia del gruppo parte dal timore che possano essere intraprese azioni dannose per l’ambiente. I quattro consiglieri, chiusi dentro la sala, sono sostenuti a breve distanza da sette parlamentari grillini (Frusone, Di Battista, Baroni, Di Stefano, De Lorenzis, Valente e Della Valle) che sono arrivati in via della Pisana con il solo obiettivo di dare un aiuto. Chi non accetta l’azione dimostrativa, sono i rappresentanti della maggioranza. “Tanto rumore per nulla”, ha commentato l’assessore Michele Civita, “nessuno dei pericoli paventati dal consiglieri si realizzerà”. Il capogruppo Pd Marco Vincenzi invece, punta il dito contro “la lentezza” degli stessi 5 Stelle che avrebbe impedito il voto sulla proroga nei giorni scorsi. La replica: “E’ confuso e dice cose sbagliate”.

L’occupazione dei 5 Stelle sarebbe motivata dal rischio di interventi selvaggi sul territorio. “Se non viene approvata la proroga”, spiegano, “sarà possibile, almeno nei giorni di vuoto legislativo che potrebbero intercorrere tra il termine e la prossima seduta del consiglio: costruire in zone vincolate; aumentare le cubature degli immobili; aprire una centrale a biogas in territori vincolati; stravolgere l’urbanistica dei centri storici e l’assetto del territorio regionale”. Per questo motivo, hanno dichiarato i consiglieri hanno deciso di compiere il gesto simbolico di restare dentro il consiglio: “Occupiamo l’aula fino a quando il presidente Leodori non ci garantirà che entro venerdì sarà convocato il consiglio che deve essere al servizio dei cittadini e non dei costruttori e degli speculatori. Non assisteremo in silenzio allo stupro del territorio e del paesaggio laziale, se volete darci supporto ci trovate a via della Pisana”.

Una contestazione fortemente criticata dall’assessore alle politiche del territorio, alla mobilità e ai rifiuti Michele Civita: “Tanto rumore per nulla. La mancata proroga del termine di approvazione del Piano o il suo slittamento non producono infatti alcun effetto sulle misure di salvaguardia del Paesaggio che continuano a essere efficaci e vigenti. Infatti il superamento della data del 14 febbraio, come è indicato nell’articolo 21 della legge regionale sul paesaggio (la n. 24 del 1998), aumenta i livelli di salvaguardia e consente di realizzare nelle aree con decreto paesaggistico minimi interventi edilizi ovvero solo quelli di restauro edilizio, risanamento statico e manutenzione straordinaria degli edifici”. Una critica condivisa da Marco Vincenzi, capogruppo Pd: “La messinscena dell’occupazione grillina è solo fumo per sottrarsi alle gravi responsabilità. Lunedì scorso si è svolta la conferenza dei capigruppo con l’obiettivo di ‘calendarizzare’ proprio la proposta di legge regionale 128 e il gruppo con la sua assenza ha contributo a far mancare il numero legale. Oggi, in conferenza dei capigruppo, il Partito Democratico ha di nuovo proposto di discutere la proposta di legge in un consiglio previsto sempre per venerdì 14 e i pentastellati hanno fatto mancare il loro assenso, impedendo per la seconda volta la ‘calendarizzazione’. I verbali delle conferenze dei capigruppo confermano senza possibilità di smentita. L’occupazione del Consiglio è solo propaganda e demagogia”.

Una posizione contestata però dai 5 Stelle. “Se c’è stata una forza politica che ha fatto saltare il numero legale”, ribattono, “è quella che Vincenzi capeggia in consiglio visto che oggi abbiamo dovuto sospendere più volte la seduta, prima di scioglierla, perché la maggioranza era colpevolmente assente. E’ falso che sia una nostra responsabilità il fatto che dal 15 febbraio fino a quando Leodori non si degnerà di convocare il consiglio sarà possibile presentare progetti edilizi che non rispettano il Piano Territoriale Paesistico Regionale. Rispediamo al mittente le accuse e rimaniamo qui, in attesa di una risposta che tuteli il territorio e i cittadini laziali e non costruttori e speculatori vari.”


[1] Questo il comunicato:

Il Movimento 5 Stelle occupa l’aula del Consiglio Regionale #occupypisanahttp://www.lazio5stelle.it/index.php/2014/02/il-movimento-5-stelle-occupa-laula-del-consiglio-regionale-contro-la-scellerata-scelta-di-maggioranza-e-giunta-di-non-salvaguardare-il-territorio-e-lambiente/ Il M5S Lazio, dopo non aver ottenuto risposte chiare dal Consiglio e dalla Giunta in merito alle conseguenze della mancata proroga al Piano Territoriale Paesistico Regionale che scadrà il 14 febbraio 2014 ha deciso di occupare l’aula del Consiglio Regionale del Lazio fino a quando non sarà convocata una seduta d’urgenza prima della data citata.
Se non viene approvata la proroga entro il termine sarà possibile, almeno nei giorni di “vuoto legislativo” che potrebbero intercorrere tra tale termine e la prossima seduta del consiglio:

  • Costruire in zone vincolate;
  • Aumentare le cubature degli immobili;
  • Aprire una centrale a Biogas in territori vincolati;
  • Stravolgere l’urbanistica dei centri storici e l’assetto del territorio regionale

Occupiamo l’aula fino a quando il presidente Leodori non ci garantirà che entro venerdi sarà convocato il consiglio che deve essere al servizio dei cittadini e non dei costruttori e degli speculatori.

Il M5S Lazio non assisterà in silenzio allo stupro del territorio e del paesaggio laziale, se volete darci supporto ci trovate a via della Pisana.

[2] L.R. 06 Luglio 1998, n. 24

PIANIFICAZIONE PAESISTICA E TUTELA DEI BENI E DELLE AREE SOTTOPOSTI A VINCOLO PAESISTICO  CAPO IV  PIANO TERRITORIALE PAESISTICO REGIONALE

Art. 21  (Approvazione del PTPR)

1. Entro il 31 dicembre 1999, la Regione procede all’approvazione del PTPR quale unico piano territoriale paesistico regionale redatto nel rispetto dei criteri di cui all’articolo 22. Decorso inutilmente tale termine, operano esclusivamente le norme di tutela di cui al Capo II e, nelle aree sottoposte a vincolo paesistico con provvedimento dell’amministrazione

competente, sono consentiti esclusivamente interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, risanamento, recupero statico ed igienico e restauro conservativo.

2. Nelle more dell’adozione del PTPR possono essere approvati ulteriori PTP, nel rispetto dei criteri previsti nell’articolo 22 e secondo le procedure di cui all’articolo 23, qualora si manifesti l’esigenza di procedere con urgenza alla tutela paesistica di determinate zone del territorio regionale.

[3] Regione LazioLEGGE REGIONALE 28 dicembre 2012, n. 16

Modifiche alla legge regionale 6 luglio 1998, n. 24 (Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti a vincolo paesistico) e successive modifiche. (GU 3a Serie Speciale – Regioni n.16 del 20-4-2013)

[4] http://www.paesesera.it/Politica/Regione-approvato-bilancio-provvisorio-Prorogato-il-piano-territoriale-paesistico

Regione, approvato bilancio provvisorio Prorogato il piano territoriale paesisticoGiovedì, 27 Dicembre 2012PROROGATO IL TERMINE DEL PIANO TERRITORIALE PAESISTICO (PTPR) -  ”Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, ha approvato all’unanimità la proposta di iniziativa di Giunta che modifica la legge regionale 24/1998 in materia di pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposte a vincolo paesistico. Il testo aveva ricevuto il via libera questa mattina dalla commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica presieduta da Roberto Buonasorte (La Destra). Con l’approvazione della legge viene prorogata dal 31 dicembre 2012 al 14 febbraio 2014 la scadenza del termine previsto per l’approvazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (Ptpr). Inoltre, viene eliminato l’originario termine di efficacia (5 anni) delle misure di salvaguardia che trovano applicazione in pendenza dell’approvazione del Ptpr, in conformità a quanto stabilito dal decreto legislativo 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio)”. Così in una nota Area informazione della Regione.

[5] Codice dei beni culturali e del paesaggio, Articolo 134 Beni paesaggistici

[6] http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglioweb/leggi_regionali.php?vms=107&vmf=19#.UvzFThzjZoU

Art. 1

(Modifiche agli articoli 21, comma 1, e 23 bis della legge regionale 6 luglio 1998, n. 24 “Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti

a vincolo paesistico” e successive modifiche)

1. All’articolo 21, comma 1, della l.r. 24/1998 e successive modifiche, le parole «Entro il 31 dicembre 2012» sono sostituite dalle seguenti: «Entro il 14 febbraio 2014».

2. All’articolo 23 bis della l.r. 24/1998, le parole da: «fino alla data di pubblicazione di cui al citato articolo 23» a: «in contrasto con le previsioni del PTPR adottato» sono sostituite dalle seguenti: «non sono consentiti, sugli immobili e nelle aree di cui all’articolo 134 del d.lgs. 42/2004 e successive modifiche, interventi che siano in contrasto con le prescrizioni di tutela previste nel PTPR adottato».



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