Rispondo in due parole a Nuciari, responsabile del settore cultura del Comune di Montegranaro, che oggi sul Corriere Adriatico dice testuale “Da qualche tempo a Montegranaro si parla troppo e si agisce poco”. Dato che io sono uno che parla e che, mi pare sia abbastanza evidente, agisce anche, quando c’è da agire, nella fattispecie come potrebbe agire uno di “quei signori che hanno così a cuore le sorti della cultura cittadina” tipo, ad esempio, il sottoscritto?
Perché Nuciari o, meglio, l’Assessore Di Battista non convoca questi “signori”, li ascolta, e cerca insieme a loro una soluzione anziché criticare chi critica? Non è solo colpa dei Montegranaresi se la sala del La Perla è vuota. Forse c’è qualcosa che non va anche nella programmazione e nella promozione. Il cittadino può solo frequentare gli spettacoli ma se non li gradisce non è che sia tenuto alla presenza.
Rischio di essere pedante ma ricordo che ho fatto richiesta all’Assessore di riunire le varie associazioni che abbiano voglia di darsi da fare ma l’assessore ha risposto piccato sulla stampa, senza nemmeno prendersi la briga di fare una telefonata (il mio numero, per esempio, lo conosce). Magari, con un po’ di umiltà in più, ci si potrebbe porre in un atteggiamento più collaborativo, ascoltando le proposte, stimolandole, mettendo a frutto quelle forze che hanno voglia di fare ma non riescono perché trovano puntualmente un muro nell’Istituzione.
Qualche anno fa, ero ancora presidente di Città Vecchia, presentammo un progetto per il cinema insieme al Club L’Altritalia, all’ormai estinta Factorymade e agli Amici della Musica. Dopo qualche incontro con l’assessore fu chiaro che non c’era spazio per nessuna iniziativa. Si ridusse il tutto ad un bel ciclo cinematografico con proiezioni al Club L’Altritalia ma le porte del La Perla rimasero inesorabilmente chiuse. Forse, se l’amministrazione cambiasse atteggiamento e smettesse di guardare con sospetto tutte quelle iniziative che non riesce a controllare, potremmo avere una vita culturale più vivace a Montegranaro. Certo non l’avremo se continuiamo a riversare le colpe sui cittadini pigri e sulle associazioni ”litigiose”.
Luca Craia