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Ma tu.. sai cosa vuoi?

Creato il 11 gennaio 2011 da Emgiulia
Carissimi,
una domanda per voi: sapete cosa volete? Si parla tanto di Legge di Attrazione, di manifestare i desideri, di inseguire le passioni.. Ma tutto questo parlare risulta infruttuoso se non avete idea di che cosa volete realmente. C’è chi la propria passione più grande, quella vitale, l’ha trovata; tutte le persone che conoscete che sono riuscite a realizzare qualcosa di grande l’hanno trovata e coltivata, si sono lasciate guidare e ispirare, l’hanno inseguita senza dubbi o rimpianti. Senza dubbi, facendosi strada con la forza dell’entusiasmo e dell’amore. Un terribile pensiero nasce quando rivolgiamo l’attenzione a questi casi fortunati: che si tratti appunto di casi fortunati, di eletti che hanno trovato la via, di illuminati.. e noi stiamo qui a parlare di sviluppo personale, studiare e impegnarci nella crescita spirituale, ma non abbiamo una piattaforma di lavoro che ci ispiri davvero. Ci sentiamo forti, entusiasti, felici di essere al mondo, affrontiamo la giornata con atteggiamento positivo, ci aspettiamo il meglio, ma.. continuiamo a fare le cose che abbiamo sempre fatto, anche se in modo decisamente più produttivo e piacevole. Ma si tratta delle cose che abbiamo sempre fatto, e tu lo sai se è la tua missione? Cosa vuoi fare praticamente?Lasciamo stare tutti i discorsi del tipo “ma chi sono io per fare questo”, “non sono abbastanza competente-degno-bravo-bello-brillante”, “non ho la forza per farlo”, “mi vergogno” etc. etc. Impariamo a liberarci di queste stupide e insane convinzioni. Nella pratica, sai dove andare? Chi vuoi essere? Quali sono i desideri che ti spingono a fare quello che fai?
Credere che scovare la propria passione sia appannaggio di pochi è una convinzione limitante. Molto limitante. Vi state impedendo deliberatamente di capire cosa siete venuti a fare a questo mondo; anzi, molto peggio – vi state giustificando.E’ una convinzione che pertanto dovete sradicare e sostituire con “So cosa voglio”, “Sono un essere illuminato”, “Ho trovato la mia passione”; io preferisco “La mia passione mi guida fino a farsi trovare al momento giusto, quando sono pronta”. Se continuiamo a concentrarci sul fatto che non sappiamo cosa vogliamo realmente, continueremo a non saperlo. Ci trascineremo nelle nostre condizioni per una vita intera e non avremo combinato nulla, o molto poco; saremo pieni di rimpianti e infine non sapremo nemmeno che cosa avremmo voluto fare.
Cosa si può fare allora? Prima o poi da questa fase di transizione si esce, non c’è scampo. Se credete di avere una missione in questa esistenza, e ce l’avete – che voi ci crediate o no, la troverete. Arriverà al momento giusto, si esprimerà in voi come ardente desiderio, in forma di amore puro per quell’obiettivo; vi sembrerà impossibile non dedicarvi a quello. Ma intanto? Secondo me, è doveroso gioire dell’esperienza, del tentativo, della novità. Fare qualcosa che non avete mai fatto, visitare luoghi che non avete mai visto, parlare con persone sconosciute, cambiare ambienti spesso e volentieri.. Concetto banale, ma che pochi mettono in pratica. Uscire dalla propria zona di comfort serve a crescere, ma non solo; se vi infossate nelle vostre condizioni attuali, non vi date la possibilità di scoprire aspetti nuovi di voi stessi. Una risposta che sento spesso è: si, ok, ma chi te l’ha detto che uscendo una sera con persone diverse trovo la passione della mia vita? Chi ti ha detto che non sono felice? Io so quello che voglio!Ahhh… A volte diciamo di sapere cosa vogliamo, anche se non lo sappiamo, perché ci vergogniamo; crediamo che tutti abbiano esattamente chiaro in testa dove vogliono andare, quindi ci difendiamo anche con arroganza.
Non c’è niente di male nel non avere chiaro e scolpito nella mente lo scopo della nostra vita; abbiamo tutto il tempo di capirlo strada facendo. E se lasciamo che la comprensione fluisca attraverso noi stessi, senza porci limiti deleteri, l’illuminazione giungerà da dentro di noi nel modo più naturale, spontaneo e armonioso che possiamo immaginare. Diamo spazio all’Universo affinché ci guidi in questa ricerca, smettiamo di mettere le mani avanti. Potremmo semplicemente, un giorno, renderci conto che abbiamo sempre fatto quello che volevamo – e che non c’era bisogno di cercare, lo stavamo già facendo.
Un’altra resistenza che sento spesso è: si, ma quella cosa è troppo rischiosa e non posso mollare tutto. Mi piacerebbe tanto, è il sogno della mia vita ma dai.. come faccio? L’ho sentita proprio l’altra sera da un amico. Come faccio? FALLO E BASTA. Non c’è bisogno di licenziarsi, ritirarsi dall’università, lasciare moglie e figli, o chissà cos’altro vi può essere venuto in mente; è naturale che il processo sia graduale e progressivo. Se sai di volere una cosa ma non fai nulla per andare a prendertela è molto peggio, in ogni caso; sai di volere una cosa? Inizia con una piccola azione, o una serie di piccole azioni, che ti indirizzeranno proprio là. La strada si chiarirà; non c’è bisogno di vedere tutta la scala, sali sul primo gradino.E per fortuna! Se poi scoprissi che non è quello che vuoi sarebbe davvero una tragedia. Fortunatamente, abbiamo l’opportunità di iniziare ad impegnarci in qualcosa e renderci conto lungo la via se ci piace o meno. Meglio di così, non si può!
Un altro consiglio è: gioire dei contrasti. Per contrasto intendo la dissonanza tra desideri, aspettative, volontà e obiettivi che innegabilmente c’è tra noi e tutto il resto del mondo. Io non credo che tutti avremmo voluto fare quello che Disney ha fatto, o Edison o chi altro volete voi; stimiamo questi grandi personaggi e vale la pena emularli. Ma non significa fare quello che hanno fatto, piuttosto: trovare ispirazione, conforto, fiducia in noi stessi riflettendo sull’immensa passione che li ha guidati; emulare la loro convinzione e la loro determinazione. Gioiamo del fatto che NESSUNO VUOLE ESATTAMENTE QUELLO CHE VOGLIAMO NOI; i desideri possono essere simili, ma ci saranno dettagli a sufficienza da stabilire “discordia”. Siamo unici e abbiamo una nostra personalissima missione, che l’abbiate già trovata o meno; come te, anche tutte le persone intorno a te. Allora dobbiamo imparare ad accettare che gli altri possano non avere il nostro stesso punto di vista, o i nostri stessi parametri di giudizio; ma non vorremmo mai essere disprezzati solo perché vogliamo qualcosa, giusto? Allora amiamo le persone intorno a noi che inseguono ogni giorno i loro sogni, difendiamole, sosteniamole e diamo credito alla loro passione; magari proviamo ad imitarle. E’ quello che vorreste per voi, no?E altra cosa importante: fate quello che fate, quello che volete, per voi stessi – è con voi stessi che farete i conti ogni giorno, per sempre.
Alle vostre PassioniCon GratitudineE.M. Giulia

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