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Mac OS X Lion, scelta controversa

Da Cobain86
MacosxLion_available

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Il 20 luglio nel primo pomeriggio (come già annunciato dai più accreditati siti di rumors) è uscito Lion, il nuovo sistema operativo per i vostri luccicanti Macintosh. Vediamo insieme le innovazioni e le procedure per procedere all’aggiornamento (e se veramente ne vale la pena). Buona lettura!

La politica di Apple
Apple, come ribadisce a chiare lettere, è contraria al mantenimento dei supporti fisici (vedi DVD, CD, Blu-ray disc e quant’altro) scommettendo, come fece all’epoca con l’iPod e gli MP3, sulla digitalizzazione della nostra vita digitale (e, grazie agli hard disk sempre più capienti, direi che ciò sta già avvenendo).
Il nuovo sistema operativo, quindi, si potrà scaricare solo dal Mac App Store a € 23,99 (niente DVD); dopo un’installer da 900 MB il programma scarica il resto e completa l’opera.

I requisiti
Il Mac App Store è stato introdotto con Snow Leopard: dovete avere la versione del sistema operativo aggiornata a questa caratteristica per poter effettuare il download (10.6.6 consigliata, 10.6.8 raccomandata). Altro requisito fondamentale è un processore Intel Core 2 Duo (dual core), i processori a core unico sono stati tagliati fuori (come è già successo alla famiglia dei processori G -G3, G4, G5). Vengono richiesti anche 2 GB di RAM (di solito montati come base sui modelli sopra citati), 7 GB liberi sul disco fisso; ovviamente anche una connessione ADSL rapida è ben gradita, considerando che il nuovo OS va scaricato da Internet.

La compatibilità necessaria
Anche se parliamo di 24 euro (non certo una cifra esagerata, se paragonate il prezzo di un upgrade Microsoft) la domanda che tormenta i nostri sonni tranquilli è: ma le mie applicazioni saranno comaptibili? Per fortuna c’è chi ha svolto questo lavoro al posto nostro: sul sito RoaringApps trovate le app ordinate alfabeticamente testate sul nuovo sistema operativo.
Photoshop e Premiere (nella versione Elements), ad esempio, sono ancora molto dubbie e questo rallenterà la mia voglia per un po’: in attesa di un supporto ufficiale continuerò a coccolare il mio leopardo delle nevi.

Cosa è cambiato
Con oltre 250 nuove caratteristiche, Lion ruggisce come un aggiornamento colossale rispetto a Leopard (ricordiamo che Snow Leopard è stato un rinnovamento sotto al cofano, senza eccessive migliorie estetiche). Abbiamo il LaunchPad, un modo chiaro per gestire e organizzare le proprie applicazioni anche in cartelle, se necessario, in modo facile e veloce. Mission control eredita le caratteristiche di Space, Exposè e Dashboard per aprire le app a tutto schermo (così anche sui 13 pollici ogni pixel viene sfruttato al massimo) e offrire una visione d’insieme a tutto quello che accade mentre stiamo lavorando. I salvataggi ora vengono automatizzati, creando varie versioni del file ripercorribili come e quando si vuole: niente più ore di lavoro perse per un calo di batteria, una spina staccata o un temporale; grazie a salvataggi continui perderemo al massimo il lavoro di qualche minuto anzichè di qualche ora fa!

Con AirDrop, inoltre, viene semplificato lo scambio di file da un computer all’altro (una sorta di DropBox limitata agli utenti Lion), senza bisogno di reti da configurare: basta trovare il proprio amico e spostare sulla sua icona quello che vogliamo spedirgli. Una specie di Bluetooth semplificato e potenziato.

Nel complesso
Come sempre, la spesa vale la candela; tutta la famiglia di utenti Apple sa che la vera spesa è l’hardware, il software spesso costa ridicolmente meno dei suoi concorrenti (per fortuna). Il software di qualità e le innovazioni perpetuate dall’iOS rendono Lion un sistema lanciato nel futuro a tutta forza, che si libera dei fronzoli convenzionali e aumenta la potenzialità dei nostri Mac, gesture multi-touch comprese (sia per trackpad che per Magic Mouse, nel caso vi siate posti la domanda). L’unica cosa veramente utile è controllare il sito sopra citato per la compatibilità: una volta superata quella aggiornate senza problemi e divertitevi. Alla prossima!

Marco


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