
Della grande purificazione/disintossicazione alimentare che detta la chiesa greca ho parlato diverse volte. Molti sono i digiuni, più o meno lunghi, più o meno rigidi, che i fedeli sono chiamati a osservare durante l’anno.Uno di questi è il digiuno nel periodo che precede il Natale. Per 40 giorni, dal 15 di Novembre al 24 di Dicembre, il consumo di carne è assolutamente bandito; è previsto invece in alcuni giorni della settimana il consumo del pesce mentre l’ultimo giorno, il 24, è vietato perfino il consumo di vino e olio!Una chiesa molto seguita fino a un paio di decenni fa con così tanti rigidi dettami sul piano alimentare inevitabilmente ha dato grande spazio a una cucina vegetariana, dove la fantasia popolare ha creato innumerevoli piatti di verdure e legumi.Il macco di fave siciliano è un piatto che mi ricorda tantissimo la fava greca. Anche se sono legumi diversi, la preparazione è molto simile, essendo tutt’e due sostanzialmente un purè di legumi servito così, scarno, senza tanti fronzoli!
Ingredienti:- 220 gr. di fave secche sgusciate- 1 cipolla bianca tagliata in due- 1 carota- 2 rametti di finocchietto selvatico- 1 calamaro- 1 trancio di pesce spada- 6 gamberi- olio evo- sale- pepe macinato frescoProcedimento:Mettere le fave per un paio di ore in ammollo in acqua fredda. Scolare, sciacquare e metterle in una pentola coperte fino a due dita sopra di acqua fredda. Far bollire per circa due ore o comunque finchè le fave non si disfano. Salare, macinare del pepe, togliere i rametti del finocchietto e frullare con il frullatore a immersione. Staccare la testa ai gamberi, togliere il filo nero dal dorso e lavarli. Tagliare il trancio di pesce spada a tocchetti. Pulire il calamaro, lavarlo e tagliarlo a striscioline.Mettere in una padella un filo di olio evo e scottare nell’ordine: il calamaro, il pesce spada, i gamberi, salando leggerissimamente.Adagiare sul macco di fave e servire con un filo di olio.Per 2.







