Un commando composto da 40 uomini armati ha assaltato la scorsa notte una stazione di polizia, situata nella Macedonia settentrionale, prendendo in ostaggio per diverse ore quattro agenti; a riferirlo in un comunicato è il ministero dell’Interno di Skopje.
Secondo quanto riferito dalle forze di sicurezza macedoni, gli assaltatori erano guerriglieri di etnia albanese che, scandendo slogan in favore della Grande Albania, si sono identificati come combattenti dell’Uck, il disciolto Esercito di Liberazione del Kosovo che, nella guerra dal ’97 al ’99, ha combattuto a fianco della Nato contro le truppe serbe, per l’indipendenza di Pristina.
Negli ultimi mesi si erano infatti già registrate proteste e momenti di tensione tra manifestanti di etnia albanese, la quale rappresenta oltre il 18% della popolazione del paese, e le forze di sicurezza macedoni. Le richieste della minoranza albanese al governo di Skopje sono infatti per una maggiore rappresentanza ed autonomia e, negli ambienti più estremisti, per l’indipendenza.
Il conflitto, scoppiato nel 2001 tra Uck e forze macedoni in un clima post bellico di tensione e spinte nazionaliste, si era infatti concluso con un accordo politico ma, nonostante questo, l’ostilità tra i due gruppi, soprattutto nel nord del paese, non si è ancora del tutto placata.
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