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Macedonia. Pronta commissione per indagini su scandalo intercettazioni

Creato il 30 settembre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

Janeva_Katicadi Giacomo Dolzani

È stata presentata oggi da Katica Janeva, procuratore speciale nominato per indagare sullo scandalo delle intercettazioni illegali che ha travolto il governo macedone, la lista dei 14 viceprocuratori da lei nominati, nell’attesa che questa venga approvata nei prossimi giorni, come pura formalità, dal parlamento di Skopje.
L’investitura di Janeva a questa carica è uno dei punti fondamentali dell’accordo tra la maggioranza conservatrice del Vmro-Dpmne e l’opposizione socialdemocratica del Sdsm, con il quale si auspica di mettere fine alla lunga crisi politica che ha travolto la Macedonia, firmato a Bruxelles grazie alla mediazione di Johannes Hahn, Commissario Europeo per la Politica di Vicinato e i Negoziati per l’Allargamento.
Nonostante entrambe le parti abbiano accettato le condizioni dell’intesa, la formazione di maggioranza, capeggiata dal primo ministro, Nikola Gruevski, ha tentato con ogni mezzo di ostacolare l’istituzione di questa commissione di inchiesta, che dovrà infatti indagare su accuse di illeciti che riguardano il suo governo e lui in persona, rischiando di vanificare mesi di negoziati.
La crisi politica è iniziata in seguito alla pubblicazione da parte di Zoran Zaev, presidente del Sdsm, di migliaia di intercettazioni telefoniche, nelle quali viene messo a nudo il sistema di controllo della popolazione organizzato dal governo, il quale avrebbe spiato illegalmente telefonate e mail di oltre 20.000 cittadini tra giornalisti, politici e membri di organizzazioni non governative.
A questo si aggiungono le registrazioni delle conversazioni tra funzionari dell’esecutivo, ministri e lo stesso Gruevski, nelle quali si parla esplicitamente di brogli elettorali, controllo della stampa, nomine pilotate a cariche pubbliche ed insabbiare casi giudiziari a carico di uomini di governo, palesando il sistema di corruzione che regna nelle istituzioni del paese balcanico.
La tesi sostenuta dal Vmro-Dpmne è invece che queste intercettazioni sono dei falsi, realizzati ad hoc da dei non meglio precisati servizi segreti stranieri e fornite a Zaev, con il fine di destabilizzare il governo e l’intero paese.

da Notizie Geopolitiche



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