In un rapporto relativo all’emergenza profughi in Macedonia [1], l’organizzazione non governativa newyorchese Human Rights Watch (Hrw) ha raccolto le testimonianze di decine di persone arrivate nel paese balcanico dopo la loro fuga dal Medio Oriente, le quali hanno raccontato di numerosi episodi di violenza commessi dalle autorità macedoni nei confronti dei migranti, sia alla frontiera con la Grecia nel momento del loro arrivo sia nei campi profughi adibiti ad una prima accoglienza.
In queste storie raccontate agli attivisti dalle vittime si parla di soprusi, sia fisici che verbali, da parte delle forze di sicurezza, le quali avrebbero picchiato con calci, pugni e manganellate i rifugiati, anche minorenni, insultandoli e sottoponendoli a rituali umilianti, come essere presi a manganellate correndo dinanzi ad un cordone di poliziotti.
Nella relazione si descrivono anche le “condizioni disumane e di degrado” nelle quali vengono ammassati i rifugiati all’interno dei centri di accoglienza, ormai al collasso.
Hrw chiede infatti all’Unione Europea, che sta anch’essa operando in sostegno al paese per far fronte all’emergenza, di esortare Skopje a risolvere queste gravi situazioni ed esercitare un più stretto controllo sulle proprie forze di sicurezza, in modo da evitare che simili episodi smettano di verificarsi.
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Macedonia. Rapporto Hrw, ‘violenze e soprusi della polizia sui profughi’
Creato il 21 settembre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPotrebbero interessarti anche :
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