Magazine Diario personale

Macinando passi...

Da Oliviabluebell
Giornate in cui uscire dall'ufficio corrisponde a un minimo di libertà e di tempo libero, da dedicare a te stessa prima di fiondarti a casa, a quei "quattro" passi che ti separano dalla stazione prima di entrare nel turbinio da pigiama-cena-letto-internet-sonno.
Giornate in cui splende ancora un raggio di sole, stranamente, in questo periodo di pioggia e lo apprezzi ancora di più. Svolti un angolo e un altro ancora e, nonostante conosca quelle strade a memoria, ti sembrano sempre diverse: sarà per la gente, sarà per dei dettagli che non avevi mai notato ma ogni giorno è uno scoprire qualcosa in più.
Questo è quello che ho fatto in una serata di settimana scorsa: avevo voglia di rilassarmi, svuotare la mente e camminare con in mano la mia macchina fotografica per trasformarmi un po' in una turista per caso e (ri)scoprire quelle vie a volte percorse con la fretta di chi ha i minuti contati.
Mi sono concessa la lentezza, il "chissenefrega dell'orario del treno, prendo il primo che mi capita", il vincere la mia innata timidezza e piazzarmi in mezzo al marciapiede per catturare un'angolatura che mi aveva colpita.
Perchè molto spesso non ci vuole molto per ricordarci che possiamo dimenticare l'orologio a casa e seguire i nostri ritmi, per guastarci quello che scorre sotto i nostri occhi e sotto i nostri piedi.
Così, in una sera che volevo mi aiutasse a sentirmi leggera, questo è quello che ho catturato girando per Milano.
Macinando passi...Macinando passi...Macinando passi...Macinando passi...

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