Magazine Ciclismo
Oggi una bella e tosta uscita mtb che ha visto scrivente e Alessandro alias Agente Orange (del mio stesso team) pedalare un percorso lungo e tosto in termini tecnici per molti dei suoi tratti. Io in assetto AM (Full All Mountain, Olympia Full con Geax Sturdy 2.25 gonfiate a 1.8) e Ale in versione XC (Olympia front con le Geax Saguaro gonfiate a 3) e... di Olympia vestito mentre io in versione...Sellaronda Hero. Insomma nessuno dei 2 con il completo del team...vergogna! Alle 13 partiamo dalla MPS di via Fincato a Verona sotto un sole micidiale ed un caldo da cuocere le uova, mettendo in preventivo che non ci sarebbero bastate le 2 borracce al seguito, quindi giro tracciato prevedendo fontane lungo il percorso. Pronti via e il tratto in asfalto come suo solito mi incolla visto le mie coperture (e il maggior peso della mia mtb) e ci dirigiamo verso Montorio dove andiamo ad attaccare la salita della Legend 2010 che ci porta al Pian di Castagnè. Passaggio su bitume per arrivare a Caiò ed eccoci prendere la strada militare sterrata sul versante nord del monte Grigi e quindi arrivare via discesa sempre sterrata a Moruri. Da Moruri eccoci prendere lo sterrato che ci condurrà nel Vajo di Mezzane e che sarà una prima volta per Ale. In questo tratto non facile e tecnico, l'assetto AM della mia full restituirà sicurezza totale sull'intero tratto reso ancor più difficile dalle recenti piogge che, come in moltissimi tratti di oggi e di ieri, si trovano scavati e smossi e con pietre in traiettoria o con traiettorie da ridisegnare rispetto al solito. Arrivati al fondo del Vajo lo risaliamo e quindi ecco la prima fontana dove facciamo sosta acqua. Il sole è sulla verticale, caldo bestia e riempiamo una delle borracce. Proseguiamo e prendiamo direzione Castagnè per un breve tratto su bitume e quindi riagganciamo lo sterrato che ci porterà a Castagnè via ultimo velenoso tratto in bitume della Croce di Legno. Rifornimento acqua alla fontana con scrivente che mette la testa direttamente sotto la fontana.
Si prosegue per il tratto asfaltato che da Castagnè ci porta al Pian e quindi prendiamo in senso contrario l'ultima salita della Legend 2009 che ci porta a Mizzole. Prendiamo lo sterrato che ci porta a Montorio e da qui ci facciamo un lungo tratto dell'XC di Montorio (compreso il tratto delle Streghe) e quindi proseguiamo per il Monte Marseghina via Moroni. Da qui prendiamo per Terre di Stelle e la discesa tecnica che ci porterà a Santa Maria in Stelle con relativa terza sosta borracce. Prendiamo il Piccolo Stelvio e mentre un biker sale con noi senza avere il necessario ginger per superarci il cielo comincia a diventare scuro con qualche rara goccia di pioggia. In cima svoltiamo a sx e prendiamo per la cardiologica su bitume per alcune curve e quindi prendiamo lo sterrato da Mezzomonte che ci porta alla Croce di San Vincenzo. Sul tratto iniziale mi fermo perchè incrocio un bellissimo coleottero e lo fotografo. Un controllo via web mi dice che trattavasi di un coleottero del tipo Macrodorcus Rubrofemoratus e a lui dedico il titolo del post. Arriviamo alla Croce e quindi proseguiamo in direzione della Variante Orlandi resa ancor più impegnativa dai recenti temporali. Arriviamo sullo sterrato che porta al Passaggio della Corda ma noi svoltiamo a dx in direzione Piccolo Stelvio che affrontiamo in discesa, per poi andare a prendere la ciclabile sterrata della Valpantena che ci condurrà a Verona. Arriviamo con la pioggia che comincia lentamente a cadere ed giusto il tempo di salutarci che comincia a piovere in maniera più convinta. Un bel giro, tosto in termini di altimetria ma sopratutto di tratti tecnici dove in salita si è esaltata la front ma dove in discesa la full AM ha dettato legge.
Sudato come bestie ma mettiamo in saccoccia circa 60 km e 1600 mt di dislivello che non rendono però le difficoltà di alcuni dei tratti affrontati. Un saluto ed un grazie per la compagnia ad Alessandro. Alla prossima!
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