“Madam Secretary”: il nuovo drama CBS resterà lontano dalla vera politica internazionale

Quando Tim Daly ha firmato per “Madam Secretary”, non ha portato solo la sua esperienza, ma anche un importante collegamento…

“Ma

deleine Albright è la mia corrispondente per cena della Casa Bianca” dice ai giornalisti presenti ai Television Critics Association. “Lei mi fornisce i migliori consigli su ristoranti a livello mondiale meglio di chiunque altro”.

La creatrice della serie e produttrice esecutiva Barbara Hall non ha perso tempo con la conoscenza di Daly, che fi la prima donna Segretario di Stato degli Stati Uniti quando servì dal 1997 al 2001 sotto il Presidente Bill Clinton. “È molto, molto entusiasta dello spettacolo, che è stato un grande momento”.

Nella serie targata CBS che debutterà oltreoceano Domenica 21 Settembre, Tea Leoni si calerà nei panni di Elizabeth McCord, un ex analista della CIA divenuta poi professoressa del college che ritroverà un suo ex collega dell’agenzia (alias il Presidente) per sostituire il Segretario di Stato recentemente ucciso. “Prenderà il posto di una persona che è morta. Ha ereditato quell’incarico… e quello staff. Ha ereditato tutto ciò che lui ha piazzato in quel luogo prima di lei”.

Madre di tre figli, Elizabeth deve destreggiarsi tra la politica internazionale, la politica tra uffici e il Dipartimento di Stato, così come “negoziare la politica di casa”.

Quando Hall si è avvicinata ai produttori esecutivi Lory McCreary e Morgan Freeman, Hall ha detto essere importanti assicurarsi che Elizabeth non abbia solo una “vita politica” ma anche “una vita familiare davvero riconoscibile e attiva” per renderla maggiormente riconoscibile dal pubblico. “Volevo creare un matrimonio di successo, sono convinto esistano, ne ho visti” dice Hall. “Volevo creare un personaggio femminile forte che ha sua volta avesse alle sue spalle una vita familiare che funzioni”.

Sul tipo di politica trattata dalla serie, Hall spiega ce Madam Secretary avrà luogo “cinque anni circa” nel futuro. “Non stiamo cercando di ricreare gli eventi reali”, ma piuttosto usare “la consapevolezza di creare un altro evento”.

Similmente ad altri spettacolo come “Scandal”, lo show spera anche di evitare la parte politica. “Un sacco di tempo è speso per non affrontare il tema da una prospettiva politica. Non è una risposta democratica o repubblicana”. Hall tuttavia resta onesto circa le lotte inerenti al tentativo di rappresentare enormi problemi di diplomazia internazionale in corso in una serie televisiva. “Non si può risolverli anche se il più delle volte è possibile trovare momenti di una risoluzione in corso… Ecco perché ho voluto anche portare questo genere, in breve, tutte le settimane si risolvono nello show problemi internazionali che non funzionano nella realtà”.  [TV Guide]