Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti del libro, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto per sapere se anche agli altri ha fatto questo effetto.
Inizia come la storia di un'epoca e di una famiglia, forse quella che soffrirà di più per le vicende dovute all'aver scelto una donna in particolare come parente, la seconda Madame Bovary, la quale è incapace di amare l'uomo che h sposato.
Non è sempre vero l'aforisma dantesco "Amor, ch'a nullo amato amar perdona". In questo caso, Emma è una moglie imperfetta, alla ricerca di una perfezione personale che dovrà ricreare i classici romanzi d'amore che legge. Essendo terribilmente annoiata, si lascerà corteggiare dal praticante notaio Léon, senza che nulla superi, per il momento, l'amor platonico. Partito per Parigi Léon, Emma si lascerà sedurre dallo scaltro Rodolphe e le sembrerà di aver trovato la felicità, a tal punto che programmerà di fuggire con lui. Verrà abbandonata con una lettera, antenata degli attuali sms. Sconvolta, Emma perderà la lettera senza mai più ritrovarla.
Il problema di Emma è che i suoi eccessi di passione ed ardore, spaventano, stancano e mettono in fuga gli uomini che la scelgono solo come amante e da lei non vogliono nient'altro.
Emma ritroverà Léon che, nel frattempo, avendo "fatta pratica" in città, saprà come legarla a sé. La famiglia di lui, venuta a sapere da pettegolezzi della relazione del figlio con un'adulterà, farà di tutto per distoglierlo dal suo hobby amoroso e Léon lascerà Emma. Intanto, la signora Emma Bovary, con il suo stile di vita fatto di eccessi e di lusso, ha contratto debiti con un usuraio e, non sapendo cosa fare, chiede aiuto invano ai suoi due amanti, che di lei hanno avuto il meglio e non vogliono impicci. Emma, sola e disperata, sceglierà la facile via del suicidio.
Il marito Carlo, che le è sempre rimasto accanto, ignaro delle sue tanto vociferate relazioni, si lascerà morire ma, come colpo di grazia, trova la lettera perduta di Rodolphe.
La figlia di Emma e Carlo, rimasta orfana e povera, dovrà lavorare in fabbrica per sopravvivere.
E' una storia molto drammatica. Emma, a volte, è simpatico seguirla nei suoi slanci, nelle sue corse per assecondare gli amanti, preda delle gioie che solo un tradimento sa trasmettere; a volte, non la si comprende e si spera che tutto le vada male. Emma la si osserva nella sua miseria, anche se peggio è vedere il marito Carlo, essere imperfetto, soltanto per sua moglie.
VOTO 8
Voi, l'avete letto?
Che cosa ne pensate?
Comprendete il comportamento di Emma?
Lo giustificate o lo colpevolizzate?