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Made in Italy: Coldiretti, export da record nel 2011

Creato il 19 marzo 2012 da Marvigar4

made in italy

   Il Made in Italy del settore agroalimentare ha fatto registrare nel 2011 il massimo storico di 30 miliardi di euro nelle esportazioni per effetto di una crescita in valore del 9 per cento. È un’analisi della Coldiretti ad affermare questo dato sulla base degli andamenti registrati dall’Istat nel commercio estero agroalimentare nei primi undici mesi dell’anno. Il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, ha dichiarato: «Le performance positive registrate sui mercati internazionali dal settore più rappresentativo dell’economia reale dimostra che il Paese può tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l’identità, la cultura e il cibo. L’agroalimentare è una leva competitiva formidabile per trainare il Made in Italy nel mondo».

   Cresciuta l’esportazione dei prodotti tradizionali del Made in Italy, con i formaggi in testa, a partire da grana e parmigiano reggiano, i più esportati con una crescita del 22 per cento, così come il vino (+13 per cento), l’olio di oliva (+7 per cento), la pasta (+7 per cento) e i prodotti da forno e di salumeria. Quasi incredibile l’export della birra italiana in Gran Bretagna con la crescita boom del 20 per cento. In generale il settore più attivo è quello dei formaggi e latticini, con un successo del + 16 per cento per l’aumento delle vendite all’estero, oltre che del grana padano e del parmigiano reggiano, del gorgonzola (+ 14 per cento) e del pecorino, in ripresa con il 7 per cento dopo una difficile crisi. Meno soddisfacente l’esportazione di frutta (+2 per cento), con l’eccezione delle mele che hanno riequilibrato il forte calo delle esportazioni di frutta estiva e agrumi, mentre fortemente negative sono state le esportazioni di ortaggi (-10 per cento), a causa anche della psicosi ingiustificata generata dal batterio killer. Tra i principali paesi di destinazione dell’agroalimentare italiano vi si sono stati aumenti in valore verso la Germania (+5 per cento), la Francia (+9 per cento) e il Regno unito (+3 per cento), con un incremento medio nella Unione Europea del 7 per cento. Ancora più sostenuta la crescita dell’export nei Paesi extraeuropei (+14 per cento), in primis gli Stati Uniti (+11 per cento). Il Made in Italy agroalimentare gode quindi di ottima salute, a differenza di altri paesi che stanno segnando il passo e importano da noi prodotti che solitamente considerano un loro vanto (come i formaggi e il vino per la Francia e la birra per la Gran Bretagna).

© Marco Vignolo Gargini

http://www.ilpuntocoldiretti.it/attualita/Pagine/Exportagroalimentaredarecord30miliardinel2011.aspx



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