Impare l'arte... e falla sfilare. Potrebbe essere sintetizzato così il Madeinmedi, la Mediterranean Design & Fashion Week tutta siciliana, giunta con successo alla sua 9° edizione. Un viaggio, tra arte e design, con video, performance e sfilate che dall'8 al 13 giugno ha trasformato il Palazzo Biscari di Catania in un contenitore di professionalità e creatività. Protagonisti indiscussi dell'evento gli allievi di Harim, Accademia Euromediterranea presieduta amorevolmente da Gabriella Ferrera, sorella della stilista Marella Ferrera. I ragazzi, infatti, definiti "unica speranza del domani" hanno avuto la grande occasione di far sfilare le loro creazioni variegate per idee e tessuti, notevoli per creatività e fattura di fronte occhi esperti. Illustri i nomi della prima fila in passerella. Il presidente onorario della Camera nazionale della Moda Italiana, Mario Boselli; il segretario generale della Piattaforma Sistema Formativo Moda, Roberto Portinari; e Mario Dell'Oglio, presidente della Camera Italiana Buyer Moda, fresco di nomina, titolare della storica boutique palermitana Dell'Oglio. Suo il compito di guidare le migliori boutique d'Italia verso nuove e ambiziose mete.Non solo nomi quanto ruoli. Svelare e lanciare nuovi talenti, infatti, è l'obiettivo principale del Mim.
La sfilata, snodatasi sabato 13 giugno tra le antiche stanze del palazzo, ha portato in passerella le
migliori creazioni degli studenti della fashion school siciliana. Contrasti cromatici in stile anni '90 per le donne vestite da Fabiola Longhitano in Take a bow. Gioca,invece, con lo stile degli anni '50 e le linee stilistiche delle divise militari Sofia Noemi Sgrò con Dalilà. Ha una visiona avveniristica del viaggio la collezione Cutless di Caterina Bambara. Il colore, invece, è il protagonista indiscusso di Metamuse, ideato da Elisa Cona. La filosofia, la cultura ed il modo di intendere la vita in Giappone ispirano totalmente Manuela Indaco. I ciliegi in fiore del Sol levante sono la sua fonte d'ispirazione per Hanami. Jabberwocky è il nome della collezione di Valentina Mauro, come la poesia nonsense di Lewis Carroll, che nei tessuti si tramuta in sovrapposizioni di sfumature e forme come un patchwork. Shanghai, i suoi grattaceli e la loro luce nel buio della notte sono la chiave di lettura della collezione firmata da Marzia Giselle Sapienza in Shanghainese Bund.Il lato oscuro delle persone, invece, è il punto di forza da cui è partita Martina Alessandrello per la sua collezione Erzsébet: streghe cieche che, accecate dal proprio ego, perdono la diritta via scegliendo poi direzioni innaturali. Tagli classici su tessuti tecnici e sportivi giocano con tonalità sporche su uomini candidi vestiti da Francesca Gangemi con la sua collezione Es. Basic colors per gli outfits proposti da Federica Rao. Nella sua collezione regnano solo tre tonalità e la gradazione di mezzo è il punto
di contatto tra i due estremi cromatici. Dieci nomi, dieci mondi, dieci viaggi in ispirazioni e creazioni diverse. Così come quella a nome di Antonio Attisano, stilista scomparso di cui però l'Harim annualmente realizza le collezioni sulla base dei bozzetti rimasti. La collezione Sinfonia n° 5 è una riflessione estetica sulla Bellezza iconica e sinuosa esaltata dalla scelta del satin e
dall'abbinamento di tessuti diversi nell'anima, come l'ecopelle e l'organza.
Spazio anche per i fashion designer già noti. Per l’International Fashion Show dalla Libia Rujji Collection, dall'Egitto Shahira Fawzy, dalla Spagna il promettente Moisés Nieto, protagonista della
Fashion Week di Madrid, finalista della Vogue Spagna Who’s On Next 2015.
“Il
parterre di questa edizione è stato davvero notevole con ospiti di alto livello
che hanno ritirato i premi del Madeinmedi - dichiara Marco Aloisi, producer dell’evento – La nostra scommessa è quella
di portare sul mercato italiano ed internazionale delle novità, giovani
stilisti che possano dare continuità al grande fenomeno del Made in Italy”.