Nelson Mandela è morto ieri all’età di 95 anni. Il Sudafrica piange il simbolo nazionale della lotta all’apartheid. Il mondo perde l’ultimo pilastro della storia contemporanea. Probabilmente un vuoto incolmabile. Pretoria proclama dieci giorni di lutto.
ExNovo saluta Madiba attraverso le più efficaci dichiarazioni delle personalità influenti.
Barack Obama, nella conferenza stampa alla Casa Bianca: “Nelson Mandela è vissuto per un ideale e l’ha reso reale. E’ uno dei personaggi più coraggiosi della nostra era. Appartiene al tempo, alla storia. Ha trasformato il Sudafrica e tutti noi. Il suo lavoro ha significato moltissimo. Noi troviamo fonte di esempio e rinnovamento nella riconciliazione e nello spirito di resistenza che ha fatto dell’azione di Mandela una cosa vera”.
Queste le parole del Dalai Lama: “Ho perso un caro amico. Il miglior omaggio che possiamo rendergli e fare tutto ciò che possiamo per contribuire al rispetto dell’unità dell’umanità e lavorare per la pace e la riconciliazione come ha fatto lui”.
Così il presidente Giorgio Napolitano: “Mandela ha dimostrato che un mondo più equo e solidale, dove diversità è sinonimo di ricchezza, è possibile. Il suo insopprimibile anelito alla libertà, alla dignità umana e all’uguaglianza ha avuto ragione della barbarie dell’apartheid”.
Papa Francesco, in un telegramma: “Tributando omaggio alla sua ferma determinazione mostrata da Nelson Mandela nel promuovere la dignità di tutti i cittadini della nazione e nel forgiare un nuovo Sudafrica costruito sulle solide fondamenta della nonviolenza, della riconciliazione e della verità, prego perché l’esempio dello scomparso presidente ispiri generazioni di sudafricani nel mettere la giustizia e il bene comune al primo posto delle loro aspirazioni politiche”.
Da Cuba, Raul Castro ricorda il “compagno” Mandela: “Nelson sarà ricordato per il suo esempio, la grandezza della sua opera e la fermezza delle sue convinzioni nella lotta all’apartheid. Celebriamo il caro compagno Mandela a nome di tutto il popolo e del governo di Cuba. Di Mandela non potremo mai parlare al passato”.
In altre parole: Grazie Nelson.
Paolo Fassino