Che con il suo ultimo lavoro discografico, MDNA, Madonna volesse rievocare i fasti dei trasgressivi anni ’90 questo era sotto gli occhi di tutti. Quando le bastava un reggiseno a cono per attirare l’attenzione sul palco, quando con un videoclip ad alto tasso erotico come, non a caso, Erotica, dominava le classifiche di tutto il mondo, scandalizzando l’opinione pubblica. Non a caso due, dei suoi ultimi tre videoclip, Give me all your luvin’ e Girl gone wild sono chiari riferimenti alla “Erotica-era” (l’ultimo invece, Turn up the radio, è stato solo un modo per dimostrare che a quasi cinquantaquattro anni in video può dimostrarne ancora trenta, se non meno).
Ma in queste ore Madonna vuole superare se stessa, ed ha completamente rigirato il videoclip di uno dei suoi brani-simbolo, Justify my love, questa volta per la regia di Tom Munro, per il suo MDNA Tour. Stesso genere fetish, stesse ambientazione, stesso bianco e nero. C’è solo una Madonna che, a distanza di vent’anni, vuole dimostrarne ancora venti, per ribadire al suo pubblico ciò che qualche tempo fa aveva detto sul palco: «C’è una sola regina».