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Madre non può riavere la figlia affidata ai servizi sociali perché ha sporto denuncia per maltrattamenti e “prega molto”

Creato il 13 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

“Pregare molto” non è una caratteristica positiva per i servizi sociali. Appare in una relazione che è valsa a togliere alla madre la figlia di quattro anni, e di affidarla a tre famiglie diverse. Prega molto! La libertà religiosa è garantita e non rappresenta in sé stessa una mania. “Se lo stesso principio valesse per le suore e i preti allora che succederebbe?” ha commentato la madre, raccontando l’episodio. C’è qualcosa che non convince in questa storia. Ci sono affidi troppo facili? C’è una fame eccessiva di affidi da parte di famiglie che si mettono a disposizione? Certo, dopo tre anni, la donna pregherà anche, comprensibilmente, vorrà riavere la figlia, la quale quale difficoltà la sente. Vorrebbe tornare a vivere con la mamma, naturalmente. I servizi sociali però sostengono che è meglio l’affido.

Vita tormentata per la donna, che comunque lavora, vive autonomamente. Tre anni fa la donna presentò denuncia per maltrattamenti su minori, subiti dalla figlia, che venne anche ricoverata dall’Ospedale.

Uno psicologo dell’Asl disse alla madre che la bambina “non distingue la fantasia dalla realtà” e che ha una “fervida immaginazione”. La documentazione sui disturbi e i comportamenti della figlia fu ritirata e trattenuta, durante il ricovero in Ospedale, da un’assistente sociale.

C’è anche un altro caso di maltrattamenti che è stato denunciato dalla donna, e riguarda la stessa scuola.

La bambina è stata tolta alla madre proprio perché ha sporto denuncia e per il proprio carattere impulsivo. Inoltre “prega molto”.

Resta il fatto che la donna lavora come molte altre donne divorziate. “Mia figlia viene affidata da una famiglia all’altra come un pacco postale” protesta la madre.

Se nel passato ci sono ombre, che riguardano quel che accadde a scuola, con la conseguenza di un ricovero al Pronto soccorso pediatrico, nel presente è davvero impossibile che la madre torni a vivere con la figlia, come natura comanda? E anche come Dio comanda, visto che la madre “prega molto”?

 

Articolo correlato e contenente il testo della denuncia: cliccare qui

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