So che nei cespugli ci sono le anime
So che nei cespugli ci sono le anime
dei miei padri
nel grano
c’è il dolore di mio padre
e nel grande bosco nero.
So che le loro vite, che sono estinte
ai nostri occhi,
hanno un rifugio nelle spighe
nella fronte azzurra del cielo di giugno.
So che i morti
sono gli alberi e i venti,
il muschio e la notte
che le sue ombre
posa sul mio tumulo.
Thomas Bernhard
(Traduzione di Anna Maria Curci)
Poesia n° 1
Dal deserto dei santi
il distillato bruno di un richiamo
tra le frange lucenti di Agosto
e il buio delle urne.
Lieve lo sguardo si tuffa nel vento
morendo nel ricamo eolico
della polvere
che come un petalo solitario
svanisce in silenzio
profumando la pena dell’aria ubriaca
Poesia n° 2
Sbiancano le notti nere,
come la neve è il buio cieco.
Il viso volto a sinistra
di più si sforma tra gli scuri insenzienti.
Si deforma il colore che sa chiamare spazi
commediando l’acre quarto di un sorriso.
*
A perdere pure ogni lineamento
con l’ indugio in volo sugli occhi,
ogni fermento d’estro si spacca in pianto
facendosi gracile e mite quella radice
che s’imbeve di caldo
per non deflagrare in morte.
(Mezzanotte)
*
Cos’è la morte di una madre?
Come può essere fine l’inizio?
Il dolore del secondo distacco
(perché il primo era l’inizio)
mi accompagna alla fine
e non c’è la tua mano.
*
La cura
che ora ho per te
manca
dai miei annali
e la teoria
della lunga durata
(la storia insegna)
vale anche per noi
che siamo
e resteremo
patto di sangue.
(Sonia Lambertini)