di Francesco Toppi
Riteniamo sia cosa gradita ai credenti evangelici che si riconoscono nel Movimento pentecostale, proporre la lettura delle edificanti testimonianze vissute dalle credenti pentecostali, appartenute ad una generazione e ad un tempo in cui il ministerio femminile era ostacolato e spesso calunniato.
Nella quasi centenaria storia del Risveglio pentecostale in Italia, la testimonianza e l'evangelizzazione prima, e un'equilibrata forma di diaconato femminile poi, hanno costituito la spina dorsale per lo sviluppo del Movimento. Soprattutto perché sebbene arricchite di particolari talenti spirituali, le sorelle pentecostali, tranne qualche inevitabile eccezione, hanno svolto il proprio servizio umilmente e con perseveranza. È stato veramente difficile, per la mancanza di fonti scritte, ricostruire in molti casi la loro testimonianza di fede, tranne le poche note biografiche lasciate
In parte ha supplito a queste deficienze la documentazione della polizia, che si trova presso l'Archivio di Stato, riguardante il periodo della persecuzione (1935-1944) contro il Movimento pentecostale in Italia. Per questa ragione alcune biografie sono più particolareggiate di altre.
Questo modesto lavoro, scritto con la collaborazione di Salvatore Cusumano, lungi dall'essere esaustivo, ricorda, in ordine cronologico, soltanto alcune umili serve del Signore ma la nostra mente va alle moltissime altre che, conosciute soltanto da Dio, si trovano nel riposo dei santi. Inoltre, vuole essere un incentivo alle centinaia di credenti impegnate nell'opera diaconale e nelle Scuole Domenicali, affinché possano seguire lo stesso esempio di pietà e di umiltà, e ciascuna di loro sia "una madre in Israele" (Giudici 5:7). Francesco Toppi