Siamo state all'Expo io e la mia piccola, con la sua classe. Le insegnanti della scuola dell'infanzia che frequenta mia figlia sono troppo avanti, hanno iscritto i bambini al concorso PoliCulturaExpo, che è un'iniziativa che ha permesso alle scuole di realizzare narrazioni multimediali sui temi di EXPO2015 (nutrire il pianeta, energia per la vita) partecipando ad una competizione con premiazione finale. Essendo finalisti i bimbi sono stati invitati, insieme agli insegnanti e ai genitori, a partecipare alle premiazioni che si sono svolte al Media Centre, all'interno della fiera appunto.
Certo è che quello che passa in tv nei servizi non rende affatto l'idea di quello che è questa esposizione, parto col dire che è attraversata da una larga via, Il Decumano, lunga 1500 metri che a sua volta interseca altri 32 piccoli viali (piccoli si fa per dire), nel viale del cardo si trovano i padiglioni Italia, gli ingressi sono 4, uno a est, uno a sud, e due a ovest, noi siamo entrate dall'ingresso Fiorenza e ci siamo immediatamente rese conto, con le altre mamme, che manco se ci fossimo messe i pattini a motore saremo riuscite a visitarla tutta in una giornata.
l'L'occhio impazzisce la dentro, architettura dei padiglioni è sorprendente, tutto è curato nei dettagli, tecnologia mischiata a materiali naturali, strutture in legno complicatissime che ti lasciano a bocca aperta, giochi luminosi e schermi ovunque, un trionfo di ingegno e creatività da applauso infinito. I padiglioni dall'esterno ti sorprendono, ed entrandoci ti ritrovi catapultato nelle atmosfere tipiche del paese che lo ha curato, si seguono dei percorsi sensoriali in cui la natura, i volti e la cultura dei luoghi fanno da protagonisti, avvolgendo il visitatore in un benvenuto multimediale, catturandone l'attenzione, ipnotizzandolo. Mi sono ritrovata a girarmi intorno col naso all'insù insieme ai piccoli del gruppo, stupefatta e rapita da tanta genialità.
I percorsi sono completamente diversi tra loro, ovviamente, e ogni padiglione ha il suo modo di prendere per mano il visitatore ed accompagnarlo nella propria atmosfera magica. Quello che io e mia figlia abbiamo amato di più è stato quello del Brasile, in cui per accedere all'interno, bisogna prima attraversare una rete sospesa che richiede un po' più di equilibrio e impegno nel camminare, alla piccola andavano i piedini dentro le maglie e si disperava tirandomi per la mano, abbiamo riso tantissimo e al termine del percorso avremo voluto ripeterlo ma la fila lunghissima ci ha scoraggiate!!
Così tante persone di etnie diverse, tutte insieme, nello stesso giorno non le avevo mai incontrate, alcune indossavano gli abiti tipici e tutte regalavano un sorriso e un saluto di benvenuto all'ingresso e uno di arrivederci all'uscita, in questa grande fiera il mondo si è fatto piccolo e ho pensato che sarebbe bello se non esistessero pericoli, di nessun genere, in modo da permetterci di viaggiare serenamente, per poter visitare e scoprire dal vivo, i luoghi mostrati nei padiglioni attraverso quelle magnifiche proiezioni. La razza umana ha tanti colori che sono espressi nei volti delle persone e nelle loro magnifiche menti!
In questa vetrina mondiale in cui i Paesi mostrano il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta all'esigenza vitale di riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri, l'Expo di Milano diventa una piattaforma di confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell'alimentazione che ha stimolato la creatività dei Paesi al fine di promuovere le grandi innovazioni per un futuro sostenibile.
I servizi a favore del visitatore si sprecano, c'è tutto, dalla para-farmacia al pronto soccorso, dal noleggio tablet al noleggio passeggini, le case dell'acqua sono state la cosa che ho apprezzato di più, con i piccoli che bevono come cammelli sarebbe stato un continuo entrare nei bar a fare file per una bottiglietta d'acqua, invece con queste installazioni si è risolto il problema, i distributori gratuiti offrono acqua fresca liscia e gassata attraverso dei rubinetti automatici. Inoltre all'interno di un ristorante abbiamo trovato anche delle teche di vetro in cui era possibile mettere i cellulari a ricaricare gratuitamente, lo chiudi la dentro a chiave, e ripassi poi a ritirarlo senza pensieri, utilissimo.
Bellissimo il padiglione zero, curato da Davide Rampello il quale abbiamo avuto l'onore di conoscere durante la cerimonia delle premiazioni, è interamente di legno, si entra nel Teatro della Memoria rappresentato da un enorme biblioteca di cassetti, contenenti figurativamente un alimento o una pratica alimentare, poi si attraversa un enorme arco e si entra in un ambiente in cui un gigantesco albero finto, che buca il soffitto, fa da padrone ma la parte interessante riguarda la proiezione, continua, di video con trame ad alto impatto emotivo riferite alla caccia, la pesca, l'allevamento e l'agricoltura, di quest'ambiente abbiamo apprezzato soprattutto la frescura, considerata l'afa torrida di Milano che ci ha costretti tutti ad una sauna continua di 10 ore!! Nella sala successiva, pendono dal soffitto tanti poster traslucidi dedicati alla biodiversità, e tutt'intorno, le pareti sono dei contenitori di materie prime.
La penultima sala ospita un enorme muro, dedicato alle quotazioni di borsa, in tempo reale, delle materie prime e li mi sono trattenuta un po' a leggerle....l'ultima sala ha un contenuto altamente provocatorio, è stato riprodotto un cumulo di rifiuti, in materiale plastico che da un idea dello spreco alimentare ingiustificato, generato dai paesi sviluppati incuranti delle popolazioni invece carenti di cibo. La mia macchina fotografica ha fatto gli straordinari, con tre volte il cambio batteria e due memorie piene, scattavo pure dove non guardavo, io sono così, quando viaggio scatto tutto, mi vorrei portare ogni visione a casa!
Ovviamente non potevamo tralasciare l'albero della vita, abbiamo assistito allo spettacolo di mezzogiorno tra musica, giochi d'acqua della fontana e l'albero stesso che mutava i colori vestendosi di ventagli colorati e fumate tricolore! Mi sarebbe piaciuto assistere anche allo spettacolo notturno, ma per una questione di orari non è stato possibile... A bordo fontana ci sono delle sedute rosse a trottola con cui i bimbi si sono divertiti a roteare, li ho invidiati perché avrei voluto farmelo anche io un giretto, ma la maturità di mamma davanti alle altre mamme e alle maestre non me l'ha consentito, sicuro che se ci torno con mio marito la figura da demente non me la toglie nessuno!! Un altra cosa che non ho potuto fare davanti alle maestre, e che farò tornandoci con mio marito, è stata assaggiare la birra belga!
Tutta l'area è disseminata di totem multimediali utilizzabili dai visitatori per orientarsi all'interno del sito e altre info, come miele per gli orsi hanno attratto i nostri piccoli, amanti del touch screen, noi adulti però abbiamo constatato che non funzionavano benissimo, meglio utilizzare le cartine cartacee distribuite dai volontari!! I controlli e le forze dell'ordine sono molto presenti, i bambini hanno riso vedendo i carabinieri passare su una piccola automobilina elettrica priva di sportelli!
Era d'obbligo la tappa al Children Park dove è stato allestito un percorso interattivo, guidato da ragazzi amorevoli e coinvolgenti, che hanno stimolato la curiosità dei nostri bimbi, rendendoli partecipi a dei giochi divertenti e accuratamente ragionati, allo scopo di sensibilizzare i più piccoli, ma anche i più grandi, al tema del rispetto e dell'apprezzamento della natura. Peccato per il troppo caldo che li ha stancati, non permettendo loro di partecipare col giusto entusiasmo!
Una giornata intensa e ricca, in cui le suole delle nostre scarpe hanno fumato e alla fine nessuno ne poteva più di quest'Expo, ma il suo tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", perfettamente rappresentato da ogni nazione, mi auguro non rimanga solo una speranza, una proiezione in una fiera espositiva con il solo fine di stupire i visitatori.
Volete un po' di curiosità?:
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