prima ancora che di persona,
ho conosciuto Rosanna Castrini, attraverso un immagine racchiusa in un piccolo quadrato sulle pagine di Facebook che la ritraeva in total look fucsia con tanto di cappello coordinato. Sul social network condivide lavori e progetti dei suoi giardini, disegnati con la stessa visione con cui l’artista crea un quadro. Di formazione umanistica e filologica è approdata al mondo del verde sperimentando nel suo giardino di Bricherasio, in provincia di Torino, nutrendosi di letture e coltivando una passione poi trasformata in lavoro.

(Ammi majus, Hordeum jubatum, Echinacea purpurea)
Le sue pagine sono animate da magnifiche immagini fotografiche, da lei stessa realizzate, che ritraggono languidi e romantici soggetti vegetali e a luglio di quest’anno, ha pubblicato una fotografia che ha suscitato grandissima ammirazione. Con la stessa fotografia Rosanna ha partecipato ad un concorso internazionale e sbaragliando migliaia di concorrenti provenienti da tutto il mondo, ha vinto per il 2013, il prestigioso premio “International Garden Photographer of the year – Images of a Green planet”.
Un vanto e un orgoglio per il nostro Paese, che anche con il contributo di questo riconoscimento sembra stia mostrando una crescita di interesse verso il mondo del giardino.
A Rosanna ho chiesto di raccontare di libri e relativi autori che hanno segnato la sua formazione professionale, ancora più interessante scoprire le sue scelte perchè provenienti da un’educazione letteraria.
ROSANNA CASTRINI

“Non è semplice per me, che nell’àmbito del giardino e del paesaggio ho avuto esclusivamente Maestri di Carta, indicare tre titoli particolarmente significativi, di “formazione”: ogni singola frase delle mie letture, infatti, è tessera di un mosaico coloratissimo e mai finito, che va modellandosi e rimodellandosi senza sosta.
Tuttavia, giocando al naufrago, forse non potrei fare a meno di Massimo, di Sylvia, e di Michel.”
Massimo Venturi Feriolo, Nel grembo della vita – Le origini dell’idea di giardino, Milano, Guerini e Associati, 1989

“Massimo Venturi Feriolo, con straordinaria alchimia, fa precipitare tutti gli insipidi luoghi comuni sul giardino in una esegesi illuminante e dotta, rivelatrice dei nostri bisogni profondi, del nostro anelito al bello. Due o tre generazioni di studenti universitari lo hanno avuto come lettura obbligata e hanno preferito mandarlo a memoria, piuttosto che comprenderlo a fondo: peccato!”
Sylvia Crowe, Il progetto del giardino, Padova, Franco Muzzio, 1989

titolo originale dell’opera: GardenDesign, West Sussex, Packard Publishing Limited, 1981
Michel Baridon, Les jardins – Paysagistes – Jardiniers – Poètes, Paris, Robert Laffont, 1998

“Michel Baridon ci fa volare idealmente, come in un viaggio lento su una mongolfiera, attraverso la storia dei giardini (Occidente, Estremo Oriente, Islam) e narra, con suadente cadenza di affabulatore, dell’arte tra le arti, della sublimazione di un’idea, del giardino come specchio di civiltà e dell’umano pensiero.”




