Maxi-sequestro della Dia, che ha confiscato beni e quote aziendali a cinque società di servizio dei porti di Palermo e Termini Imerese, tutte ritenute vicine alla mafia, che hanno un valore complessivo di 30 milioni di euro.
Le società sono Portitalia, Tcp-Terminal Containers Palermo, New Port, Clpg Tutrone e Csp-Compagnia Servizi Portuali. Avrebbero monopolizzato i servizi di trasporto, logistica e distribuzione merci nei due porti.
Le cinque società hanno tutte sede a Palermo e, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero tutte controllate da uomini appartenenti o vicini a Cosa nostra. Tra questi due omonimi Antonio Spadaro, uno di 56 anni e l'altro di 65, Maurizio Gioè, 54 anni e Girolamo Buccafusca, 56 anni.