Questo è un mese straordinario.
Scrivo la data di oggi su un documento da spedire, ci penso due volte, comincio a contare con una mano, faccio per usare l’altra ma mi accorgo che non serve perché siamo a maggio. Finisco di compilare il modulo, firmo, e poggio la penna sul tavolo. Per stamattina ho fatto tutto, e comincio a barrare il post-it pieno di impegni. L’orologio segna le undici, mi accorgo di una serranda ancora abbassata, la vado a alzare e…”Piove? Oh cavolo! Com’è possibile? Ha smesso di piovere tre giorni fa, ho messo via le pantofole, ho conservato i giubotti, ho tolto via il piumone, ho veramente creduto che fosse arrivata l’estate! Diamine!”
Due ore dopo è già finito tutto, mi affaccio questa volta dal balcone e di fronte a me: un grande arcobaleno in piedi su un mare cristallizzato dal sole.
Qualche minuto dopo era già finito tutto.
Solitamente ogni mese ha il suo proverbio riguardo al tempo, “marzo pazzerello quando c’è il sole apri l’ombrello”, “aprile non ti scoprire” e maggio non ha neanche uno.
- Te lo invento io, non ti preoccupare. Mai abituarsi a maggio, a volte è miraggio. Ti piace, eh?