La Giunta per le autorizzazioni della Camera dei Deputati ha rinviato l’esame della richiesta della Procura di Milano sul cosiddetto “Rubygate”: a far slittare ulteriormente la decisione dell’organismo parlamentare è stato l’invito a comparire fatto recapitare dai pm milanesi al consigliere regionale lombardo del Pdl Nicole Minetti, l’ex igienista dentale di 25 anni indagata per favoreggiamento della prostituzione minorile nell’inchiesta che vede coinvolto, tra le altre persone, anche il capo del governo Silvio Berlusconi. Assieme al nuovo invito (il primo fu a carico proprio del premier) alle 13.33 di mercoledì 26 gennaio è giunto alla presidenza della Camera anche un secondo plico di documenti integrativi da 227 pagine complessive, composto per lo più da altre trascrizioni di intercettazioni telefoniche “compromettenti”, che si va ad aggiungere al fascicolo da 389 pagine fatto pervenire sul tavolo del presidente della Giunta Pierluigi Castagnetti lo scorso 14 gennaio.
Uno scandalo non da poco, insomma, riportato sulle prime pagine di tutti i giornali italiani e nelle copertine di (quasi) ogni tg nazionale, che però magicamente nella mattinata di giovedì 27 gennaio pare – come se non fosse mai esistito – del tutto sparito dalla homepage del sito web de Il Giornale, la versione digitale del quotidiano di via Negri. Un rapido sguardo allo screenshot catturato intorno alle 9 di mattina infatti, quando già le prime indiscrezioni sulle nuove intercettazioni – rilanciate da innumerevoli agenzie di stampa – avevano fatto ampiamente il giro delle redazioni dell’intera penisola e campeggiavano in bella vista sulla prima di Corriere.it, Repubblica.it e Stampa.it (solo per citari i siti giornalistici più visitati), permette di constatare l’assoluta mancanza di qualsiasi riferimento alla vicenda.
Tra le notizie riportate nella parte alta c’è spazio per un attacco a Ilda Boccassini, per altro tirando fuori una vecchia questione risalente addirittura all’82; un colpo al cerchio (le critiche al Pd di Napoli impegnato nell’arginare il caos-primarie) e uno alla botte (i guai di Fini sulla vicenda dell’ormai famosa “casa di Montecarlo”), un ampio spazio dedicato al fallito voto di sfiducia delle opposizioni al ministro Bondi e addirittura un box per glorificare la vittoria del Milan nei quarti di Coppa Italia. Di Berlusconi, Ruby e Minetti, guarda caso, nemmeno un trafiletto.
Uno strano caso di “predicare bene, razzolare male” che arriva, tra l’altro, a un solo giorno di distanza dalle accuse di censura rivolte a Confindustria (rea, a quanto pare, di aver estromesso alcuni articoli del quotidiano di via Negri dalla propria rassegna stampa interna per gli associati). E non affannatevi a cercare più in basso: anche negli scroll inferiori della pagina al Rubygate, che rischia di costare all’Italia la caduta del governo, non è dedicata nemmeno una riga, mentre in bella evidenza si staglia addirittura la casalinga di Voghera che ha “sbancato da Gerry Scotti” senza usare nemmeno un aiutino.
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