12 gennaio 2014 Lascia un commento
Accade cosi’ che si salta una mostra programmata e col tempo a disposizione, si approfitti per visitarne un’altra scoperta il giorno stesso e ben giudicata dopo alcune ricerche sul web.
Aria di MAMbo e Collezione Unicredit per un’esposizione presso Fondazione del Monte a Bologna dal 15 dicembre 2013 al 16 febbraio 2014, il tempo necessario per fare conoscenza di Christian Jankowski, artista tedesco classe 1968 che da tempo propone lavori di videoarte, multimediali e performativi.
Molti suoi lavori sono legati alla magia e proprio la magia la fa da padrona in nella mostra che ne ripropone diversi degli anni ’90 oltra a una nuova realizzazione ex novo per questa mostra alla quale dona il titolo.
La magia la troviamo nei tre video "My life as a dove", "Director Poodle" e "Flock" dove l’artista, suoi collaboratori o il pubblico stesso, entrano a far parte di spettacoli di magia che implicano trasformazioni in colombe, barboncini, finanche delle pecore.
Ecco che inizia ad intravedersi il modus operandi di Jankowski, ovvero usare la collaborazione diretta o indiretta degli spettatori,piuttosto che di chi collabora con lui, se non di esporsi in prima persona all’interno dell’opera, non tanto un mettersi in gioco quanto divenendo parte integrante del lavoro stesso.
L’autoreferenzialita’ trova la sua massima espressione in "Telemistica" video-opera del 1999 realizzata per la Biennale di Venezia, nella quale l’artista contatta in diretta televisiva diversi cartomanti ed esperti dell’occulto, incaricati di fare una previsione sul conto dell’opera che loro stessi stanno realizzando mente la commentano.
Di pasta simile, o quantomeno simili gli ingredienti a base di magia e collaborazione autoreferenziale, e’ l’ultimo "Magic Numbers" nel quale alcuni dirigenti e responsabili della Fondazione che ha prodotto e realizzato la mostra, entrano a far parte del video attraverso numeri di magia da loro realizzati e con interviste su economia e magia.
L’idea e’ buona, il risultato pure. E’ facile porsi nel rimbalzo di idee all’interno del gioco di specchi, soffermandosi sul valore dell’arte e sul valore umano che la esprime, andare oltre l’immagine, oltre l’apparenza data da opportunita’ e denaro, in un cambio di valuta che vede persone, oggetti ed idee poste sullo stesso piano.
Mostra singolare, in superficie facile da assimilare laddove proprio nei diversi gradi di lettura offre il suo meglio, dando modo di spingere le proprie riflessioni, virtualmente all’infinito.
Magic Numbers pagine Comune di Bologna
Magic Numbers pagine MAMbo