Cinque mesi di stop per il Museo del Ciclismo sul passo del Ghisallo dove sono raccolte 50 maglie rosa del Giro
Cinquanta storiche maglie rosa del Giro d’Italia rischiano l’oblio: chiude per cinque mesi il Museo del ciclismo alla Madonna del Ghisallo. Dal 3 novembre fino a fine marzo 2014. Poi si vedrà, ma le condizione economiche sono difficili a causa delle scarse entrate. Tra le mura del museo sono conservati i cimeli donati personalmente dai campioni del ciclismo.
Biciclette e trofei ma soprattutto completi da ciclismo che hanno indossato in gara. Spiccano le 50 maglie rosa del Giro, che sono state donate negli anni dai vincitori: la prima è quella del 1935 in lana grezza e molto scolorita di Vasco Bergamaschi; l’ultima la maglia rosa 2012 in tessuto sintetico del Maglificio Santini del canadese Ryder Hesjedal.
Le amministrazioni pubbliche non lo sostengono più. Si attende un intervento del Coni per salvare il Museo del ciclismo alla Madonna del Ghisallo. In Francia esiste Notre-Dame des Cyclistes, una chiesetta vicino al villaggio di Labastide-d’Armagnac in Landes. Sono diventati famosi togliendo le sette maglie gialle di Lance Armstrong dopo la confessione di essersi dopato. Alla Madonna del Ghisallo ci sono 50 maglie rosa del Giro d’Italia: erano il sogno di Fiorenzo Magni che si è spento poco prima di vedere l’ultimo modello esposto nella galleria del mito sportivo che ha unito l’Italia contadina del Dopoguerra.