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"Magnare" è l' unica cosa che sanno fare

Creato il 27 dicembre 2011 da Bruno


Il turismo "motivazionale"

( anche così si manipola l' Immaginario Collettivo )

Ecco perchè lo fanno; ecco perchè bombardano a destra e a manca, ecco perchè scalcagnano come stupidi bisonti in carica ogni residua logica umana, ecco perchè come Attila devastano ogni cosa al loro passaggio: semplicemente per soddisfare la panza, per magnare, o come recita un noto adagio: "per la panza e per la fica".
O almeno questa è l' alta motivazione dell' ultima "leva" del Potere, della classe più bassa e imbecille dei dominanti, quelli che stanno sul culo della piramide, i sudditi elevati al rango di Kapò: sono i "moderati" vicini di casa, i benpensanti che parlano solo di formula 1, di ristorantini e di vacanze, quelli che vanno a Cuba o in Brasile solo per turismo sessuale, quelli che tengono in altissima considerazione non tanto le donne che si fanno, ma sempre e solo il loro immenso, smisurato uccello. Un uccello idolatrato ed eletto a status di mente operante, in quanto la testa, quella di sopra, se la sono giocata da un pezzo insistendo inutilmente a volerla infilare nella fica della loro madre.
Poichè mi occupavo di comunicazione turistica, seguo ancora svogliatamente le mode e le tendenze del mercato vacanziero e del tempo libero; immaginate quindi quali conati di vomito possano provocare in chi aveva fatto de "Lo zen e l' arte della manutenzione della motocicletta" il proprio vangelo ideale di viaggio, il venire a sapere che ora il turismo si è fatto "motivazionale" ... ossia che non si deve viaggiare più così tanto per fare ( il movente sessuale ovviamente è tra le cose che non sta bene dichiarare neanche tra maiali ), ma con uno scopo ben preciso: andarsi ad abbuffare.
Soddisfare la panza insomma: la massima forma di interazione, la più alta forma cognitiva che gli stessi maiali, cugini nobili di queste scrofe cinghialate, intrattengono con il mondo esterno, con le bellezze naturali ed architettoniche del Bel Paese, con la cultura e le tradizioni locali, con la gente del posto.


L' ipocrisia massima, come sempre, appartiene di diritto ai sinistri, ai verdi per caso, agli ecocompatibili per interesse, agli ingegneri con la vocazione di giornalai, ai ciabattini con la puzza al naso ma coi piedi arieggiati, ai rivoluzionari con lo sciampagnino in mano ( il cui fine perlage è certo più politicamente corretto del retrogusto un po' grossier di una bottiglia molotov ), alle mortadelle senza personalità, ai frocioni dichiarati ma solo se fa trendy, ai troviamoci alle cinque per un aperitivino, e via-via a tutta la masnada di cinghiali pseudo-acculturiti che si beano nei verdi pascoli delle amministrazioni pubbliche, alle Pro-Loco che minacciano di querelarti se invii un' informativa di lavoro senza previa richiesta di consenso, ai ben sistemati che fanno di timbri e scartoffie il loro solo pater, ave e gloria.
Così, un po' qua e un po' là, mentre i cinghiali danno pubblicamente sfogo al loro ripugnante cannibalismo degustando culatelli di Zibello, prosciutti di Langhirano e cotechini vaniglia, non ci risparmiano la loro mission culturale e civilizzatrice cercando disperatamente di dare un senso etico e mistico ai borborigmi delle loro budella e alla flatulenza che ne consegue ( anche la corte del Re Sole cospargeva di costosi profumi gli olezzi che si levavano dai loro corpi ): il profumo in questo caso ha l' aspetto di costosi quanto vacui ed insulsi "Festival delle Passioni" ( da morir dal ridere i funambolismi dialettici del discorso di apertura del sindaco di Mantova ! ), "Strade del Gusto", "Piazze dei Sapori" ed "Eventi Di-Vini" ( e sù, almeno un po' di fantasia nomenclativa parbleu ! ).
Operazioni snob di derivazione tutt' altro che popolare, fatte a copertura di dubbi interessi al grido, questo sì fantasiosamente e fastidiosamente sinistro, vagamente equivoco ed etimologicamente assai poco rispettato di "salvaguardare la cultura locale", o  "promuovere l' economia locale".
Ma anche questo altro non è in realtà che un modo di modificare l' Immaginario Collettivo, di indurlo sempre più verso il basso, il materialismo, la controllabilità; un modo come un altro per indurre comportamenti e pensieri eterodiretti e privi di ogni spontaneità ... purchè non si pensi, tutto va bene. A quando l' indicazione di quanta pupù sarà desiderato che si faccia al giorno ?  E gli stitici saranno semplicemente dei dissidenti oppure dei negazionisti ?
( Apro una veloce parentesi, degna di ben più ampia e separata trattazione:  chiunque sia un po' attento ai mutamenti più subliminali che possiamo cogliere nell' estetica ( musica, arte, filmica, ecc. ) si sarà accorto di una strana tendenza di trasformazione del gusto da architetture complesse a schemi sempre più semplici, diretti, dogmatici, dal sapore vagamente new-age ( provate ad ascoltare per esempio la semplificazione dello schema armonico nelle ultime canzoni di Jovanotti ): facendo un paragone architettonico potremmo chiamarla una restaurazione dell' estetica romanico-medievale. Ossia la restaurazione del dogma, un anti-rinascimento culturale. Chiusa la parentesi, ne riparleremo ).
 
Ovviamente, grazie alle grandi doti di prestidigitazione che da sempre li contraddistingue, i sinistri riusciranno a spacciare tale merda ideologica come "vantaggio locale", come valorizzazione del territorio, come difesa del prodotto ... peccato che contemporaneamente siano sparite, per fare solo un banalissimo esempio, tutte le melonaie che al bordo delle statali offrivano un sano, meno snobistico ma reale refrigerio nella calura delle estati padane ... perchè, come dice Conte, "farà piacere un bel mazzo di rose, e anche il rumore che fa il cellophane, ma una birra fa gola di più ..." ... 
E poi quando, in sella alla mia Ducati Scrambler 350 ( che chiamare motocicletta era alquanto futuristico ) ho girato la Spagna nutrendomi più che altro di "boccadillos e cerveza" ma degustando anche di tanto in tanto una paiella, una sangria, e altri piatti e bevande nazionali di cui ora non ricordo il nome, mi sembrava la cosa più normale del mondo, e non pensavo certo di essere in quel momento investito di questa grande mission culturale proletar-borghese: essendo la mia "motivazione" il viaggio stesso, o il concetto stesso di viaggio, trovavo che degustare la cucina locale fosse un piacevole quanto naturale corollario direttamente discendente dall' assioma primario, dal quale restava però nettamente distinto. Ma erano altri tempi: si viaggiava per il gusto del viaggio, per ritrovare il "chautauqua" interiore come perfettamente descritto da Robert Pirsig ( nella foto ), per sperimentare la "Qualità" oltre le apparenze e, pensa un po', anche semplicemente per vedere "altri" posti ... che però non coincidevano quasi mai con il tavolo e le portate di un ristorantino figo.
Ma ora almeno sappiamo perchè lo fanno.
Ora sappiamo qual è l' occulta motivazione che si cela dietro le loro azioni, e per la cui comprensione ci siamo giocati i nostri pochi neuroni ancora sani di complottisti: non è per la realizzazione di chissà quale atavico progetto massonico, non è per per la costruzione di un nuovo ordine mondiale, non è per favorire il ritorno di Lucifero sulla Terra ... no: questi kapò del Potere buttano bombe, spargono uranio impoverito, distruggono popoli, nazioni ed economie semplicemente per l' interesse "motivazionale" di gratificare la loro panza.
Questi kapò del potere distruggono ogni genuina diversità culturale, riducono il mondo al tappetino del monopoli solo per ritrovare poi l' ebbrezza "filtrata" del sapore etnico al tavolo di un ristorante, realizzando così la loro malata ed edipica visione di un mondo ovattato fatto col Lego, una Disneyland dove questi ingordi bamboccioni, rimasti fissati in ogni senso alla fase orale, possano letteralmente fagocitare ogni risorsa locale senza che le legittime popolazioni gli rovinino la digestione, in quanto attorniati ormai solo da servili camerieri atti alla soddisfazione delle loro voglie più trendy.
 Del resto si sa: i ricchi sono strambi, e non sanno mai godere delle cose semplici e genuine. E proprio come i maiali non hanno la minima fantasia, e la loro massima aspirazione godereccia, il loro più alto immaginario di gratificazione è trovarsi con altri maiali a grufolare riempiendosi la panza.
Il nuovo ordine mondiale somiglierà probabilmente più a "La fattoria degli animali" che non a "1984".
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