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Magnoli sull’asse Crema-Cremona: si inizia a cambiare sul serio

Creato il 26 maggio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Vinte le elezioni di Crema, il segretario provinciale del Pd Titta Magnoli ha rotto il silenzio stampa con un’intervista al giornale La Provincia, per mostrare che è iniziata una fase nuova. Ha taciuto a lungo Magnoli, se non per brevi interventi: ora anche le sue relazioni di oltre un anno fa si rivelano profetiche. Prima il segretario ha demolito, ora inizia pubblicamente la fase della ricostruzione. Il cambiamento all’interno del partito si sta svolgendo e accelerando, da quanto si intuisce. Il rinnovamento della discontinuità si fa sentire. Ma l’intervento di Titta Magnoli non va considerato come la prorompente irruzione di un leader. E’ proprio l’era del leaderismo, fra le altre storture, che deve finire e pare finalmente si stia smorzando. I cittadini vogliono contare di più, stanchi, delusi, in crisi economica. Vogliono le istituzioni vicine a loro. Dunque più che di vittoria di Magnoli val la pena di parlare nel desiderio, che si afferma tra i cittadini, di un metodo di partecipazione, di considerazione, di ascolto: i cittadini vogliono esistere ed essere considerati. La sovranità è del popolo, dice la Costituzione. Le istituzioni lo rappresentino senza chiudersi.

E senza prostrarsi ai poteri forti, ai 300mila euro di Arvedi datati 2008, alle ambiguità verso il quotidiano Cronaca, segnalate da Magnoli all’inizio dell’inchiesta, mentre ora c’è una richiesta di archiviazione per i soci della cooperativa. E’ Magnoli che lo dichiara, ma sono i cittadini che lo vogliono – pare sinceramente di capire – e che lo impongono. Non è il successo di un tributo, bensì di un metodo finalmente più popolare e di scelte più partecipate.

Il 20 gennaio 2011 Magnoli sosteneva la necessità di cambiare metodo

all’interno di una classe dirigente che sta reimparando a condividere le scelte politiche, soprattutto sull’asse Cremona/Crema. Una condivisione che non è ancora compiuta, e di questi ritardi mi faccio carico personalmente, e che è migliorabile con lo sforzo di tutti.

Ora l’asse parte da Crema, che dà un esempio vivace e forte, con qualche strana difficoltà (la sinistra è stata esclusa e si cerca di recuperare: FdS aveva proposto due possibili assessori, anche non iscritti ed espressione della società civile e la risposta è stata no, Sel ha proposto il segretario o due ex assessori di grande esperienza, e la risposta è stata ancora no. Perplessità forti e inevitabili. Ma la sinistra rilancia, non si fa cancellare).

La cura di Crema toccherà anche a Cremona, e sarà più dura. Non sarà una lotta alle persone, ma alle idee. Si chiuderà un’era, si spazzerà via il vecchio centrosinistra con i suoi errori e la sua decadenza (Magnoli citava il caso imbarazzante dell’Apic “senza il quale non si può più fare cultura e turismo a Cremona” scriveva più di un anno fa).

Quel che conta è che un progetto politico nuovo prende forma mentre la giunta Perri sembra in vacanza. Non riesce nemmeno ad affrontare in modo chiaro il caso Tamoil. Il Comune perde dignità, non ha una visione, confonde tra processo e accordo, non riesce a esprimere una strategia forte e chiara. Magnoli sapeva che il consiglio aperto non sarebbe mai stato indetto: ha mostrato che il Pd riesce a non spaccarsi affrontando un tema così articolato, dall’accordo che ha coinvolto il deputato Pizzetti al processo che sta per partire. La difficoltà dell’assessore Bordi, pur nell’evidente buona volontà, di rispondere chiaramente ai cittadini che lo interrogavano persino sul Web, parla chiaro. Il metodo è nuovo, non è il gioco al massacro interno al partito. Pizzetti non ne esce per niente travolto. E’ l’accelerazione del cambiamento che non trova disorientato il Pd. Non servono elogi. Nessuno se ne fa nulla di nulla. Sembra di sentire tra la gente una gran voglia di risultati, non di prove di forza tra partiti o di vittorie di un leader sull’altro. Berlusconi ha rallentato enormemente il Pdl, oltre a far disastri stando dove non poteva stare, al governo. Tanti quindi si aspettano legittimamente un rinnovamento vero e proprio anche nel centrodestra.

Magnoli ha mostrato la potenza di un metodo: confronto con i cittadini, apertura, chiarezza, confronto senza timori, a carte scoperte, a viso aperto. “Perri si faccia legittimare dai cittadini”. Perri è già legittimato come sindaco, non però su una scelta che si è acutizzata e intorbidita tanto più dopo un’indiscrezione (“la Tamoil non si insedierà a Tencara”) e mille dubbi: l’accordo e la costituzione parte civile sono in contraddizione tra loro?

No. Lo ha spiegato Lapo Pasquetti chiaramente, su La Provincia, come Antonino Rizzo su Cremonaoggi.it.

Si può stare nel processo dichiarando che ci si costituisce parte civile a garanzia dell’accordo. Si può uscire dal processo se non serve più.

p.z.

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