Mai così in basso il populismo di Renzi. Quest'uomo è disperato

Creato il 23 dicembre 2014 da Tafanus

Quando per arrestare la frana nei sondaggi un sedicente uomo politico ricorre all'arma fine-di-mondo, la "mozione degli affetti", usando i bambini, alla ricerca di una zeppa che freni o rallenti lo scivolamento della macchina che ha il freno a mano rotto, il ceto politico sta toccando il fondo.


Pedofilia politica

Venerdì scorso si era prodotto nella ignobile prestazione televisiva coi bambini nella trasmissione di Bruno Vespa e Antonella Clerici (noti opinionisti politici indipendenti), che avrebbe dovuto promuovere un morto che cammina (il mazzettificio noto come "Expò 2015). Poveri bambini che porgevano domande scritte da altri, di cui non capivano il senso, spalle inconsapevoli di un capocomico in declino.

Ieri ha toccato il fondo, evocando una UE che vorrebbe impedirgli di salvare da sicura morte i bambini che lui invece vorrebbe salvare dai veleni dell'ILVA. Il "premier" (chiamiamolo così tanto per capire di chi parliamo) di un paese che a fronte dello sfascio ecologico ed ambientale del paese dimezza le spese per la manutenzione ed il recupero dell'ambiente, che accusa paesi ben più civili del nostro dell'infanticidio di massa che sarebbe - ove esistesse - tutto e solo a carico del ceto politico italiano. Vergognoso.

Parliamo, in ordine cronologico, delle due pagliacciate

Renzi, Vespa, Clerici e le scimmiette ammaestrate

"...Ma perché la riunione dei ministri la chiamano gabinetto?". Matteo Renzi è accolto così, da una domanda impertinente, nella sua ormai consueta passerella televisiva. Questa volta il premier è intervenuto a Un mondo da amare, show di Raiuno condotto da Antonella Clerici e Bruno Vespa, circondati da bambini. E proprio un piccolo protagonista del pubblico chiede a Renzi il perché di quel nome: "Ci fosse Benigni risponderebbe in un certo modo - spiega compiaciuto il premier -. Gabinetto dei ministri non è il luogo dove si vanno a fare i bisogni, ma dove si incontrano i ministri".

Domanda più imbarazzante, in realtà ci sarebbe stata: signor Renzi, perché mentre lei è in tv a prendersi gli applausi (scontati) di grandi e piccini il suo governo arranca in Senato ed è costretto a mettere la fiducia sul maxi-emendamento alla manovra? (Fonte: Libbbero)

Europa assassina, ed altre palle assortite

ROMA - Un'intervista a 360 gradi a due giorni dal Natale e alla vigilia del Consiglio dei ministri che dovrà approvare, tra l'altro, i decreti attuativi sul jobs act. Il premier, ai microfoni di Rtl, parte dalla manovra e ammette che c'è un problema con le partite Iva dei più giovani: "Non possiamo non inserire nei prossimi mesi un provvedimento ad hoc per i giovani professionisti che non hanno avuto vantaggi dalla legge di stabilità: un intervento correttivo è sacrosanto e mi assumo la responsabilità di farlo nei prossimi mesi" (...speriamo che non sia come la "marchetta 8'0 euri" che doveva essere estesa a pensionati, incapienti e disoccupati... NdR).

Ma per il resto esulta: "Per la prima volta la legge di stabilità mette più soldi in tasca agli italiani". E ancora: "L'Italia si è rimessa in moto: ci sono 122mila posti di lavoro in più e l'export continua a salire nonostante la crisi in Russia". Poi il passaggio sui possibili effetti del Jobs act: "Ci sono molti investitori che mi dicono: 'voi approvate il jobs act e noi investiremo'" (...strano... ci faccia i nomi di questi imprenditori che assumerebbero in assenza di domanda, perchè Renzino ha fatto il "Giobatta"...).

Ma c'è un altro  importante intervento economico, nei piani del governo, su cui il presidente del Consiglio vuole subito fare una precisazione, ed è quello sull'Ilva: "Se l'Europa vuole impedire di salvare i bambini di Taranto ha perso la strada per tornare a casa. E comunque io sono fedele ai bambini di Taranto molto più di quanto non lo sia coi cavilli astrusi dell'Europa". Insomma, nessuna obiezione su un possibile aiuto di Stato nei confronti del gruppo dell'acciaio.
Inevitabile il passaggio sui marò, con un certo ottimismo da parte del premier: "Per la prima volta dopo mesi il governo indiano ha espresso il desiderio di una soluzione condivisa e concertata". Il governo è "al lavoro con il governo indiano" per riportare a casa "tutti e due i due marò", "in un clima di rispetto istituzionale ma chiediamo che si faccia rapidamente" [...]

La FONTE di questa serie di minchiate è di Repubblica. Opera che avrebbe potuto essere meritoria, se a Renzubblica l'ignoto estensore dell'articolo si fosse preoccupato di aggiungere anche il parere del giornale sui 122.000 posti di lavoro in più (???), sulle esportazioni che continuano a crescere (e le aziende a licenziare) e sulle "magnifich sorti e progressive" della Disneyland renziana. Invece, neanche una parola.

  
Bambini abusati

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