“Mai più Cie”. Assemblea e manifestazione

Creato il 04 febbraio 2014 da Ilkomboloi @IlKomboloi

Assemblea in vista della manifestazione per chiedere la chiusura dei CIE. Le parole di una madre interdetta e arrabbiata davanti alle condizioni in cui versano i migranti detenuti.

Domani alle ore 17 presso il Cinema Palazzo, nel quartier di San Lorenzo a Roma si terrà un’assemblea in vista della mobilitazione del 15 febbraio che vedrà scendere in strada le tante realtà antirazziste e i movimenti per il diritto all’abitare.
L’appuntamento è fissato per sabato 15 a Ponte Galeria, il luogo diventato simbolo della protesta delle “bocche cucite”; migranti che contestano le condizioni e le modalità con cui vengono trattati. Basta ricordare lo scoop del tg2 relativo alla disinfestazione dei migranti sbarcati a Lampedusa.L’obiettivo è quello di ottenere la chiusura dei CIE (Centro di identificazione ed espulsione).

Nel comunicato degli organizzatori si legge
“In continuità con le proteste degli ultimi mesi dentro e fuori i CIE e in solidarietà con i migranti che si sono cuciti la bocca in quello di Ponte Galeria abbiamo deciso di mobilitarci per l’immediata chiusura del Centro di Identificazione ed Espulsione.I CIE sono galere nelle quali migliaia di persone sono detenute senza aver commesso alcun reato, dove i diritti fondamentali vengono calpestati quotidianamente. I CIE costituiscono uno dei dispositivi del sistema di governo dei flussi migratori, che rende la popolazione migrante illegale e ricattabile, ai fini dello sfruttamento lavorativo e della collocazione in un ruolo subalterno nella società. Le politiche migratorie italiane ed europee continuano a uccidere la dignità di coloro che fuggono dai propri Paesi e guardano all’Europa come possibilità di vita e di futuro.

Molti CIE in Italia sono stati chiusi dalle rivolte dei migranti che li hanno resi inagibili, dalle denunce e dalle battaglie di associazioni e movimenti. È arrivato il momento di chiudere anche Ponte Galeria!”

Sono circa una trentina i CIE presenti in Italia. Sono state tante le denunce presentate da varie associazioni negli anni contro i CIE: Medici senza frontiere e Amnesty International. E’ necessario sottolineare come chi è detenuto nei CIEm sì, detenuto è la parola corretta, non ha commesso alcun reato.


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