Mai più corride a Barcellona

Da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Diffondo la notizia con immensa soddisfazione perchè schierata da tempo contro questo tipo di spettacoli che, nonostante il loro passato storico e culturale, sono di fatto, violenza gratuita sugli animali, che devono essere considerati come forme di SADISMO, IGNORANZA, VIOLENZA, BARBARIE.

Il parlamento della Catalogna ha approvato l’iniziativa legislativa popolare per l’abolizione della corrida nella regione con 68 voti a favore, 55 contrari e 9 astensioni. L’iniziativa, arrivata nel parlamento regionale lo scorso dicembre, era stata promossa dall’associazione animalista Iniciativa Legislativa Popular (ILP) –  prou.cat –  con il sostegno di 180mila firme.

Con il voto di oggi la Catalogna diventa la prima regione della Spagna continentale a vietare la corrida sul suo territorio, e la seconda dopo l’arcipelago della Canarie, che ha proibito lo spettacolo simbolo del Paese nel 1991.

E’  così che la Catalogna passa alla storia e si afferma come la prima regione della penisola iberica ad opporsi categoricamente a una delle manifestazioni simbolo della Spagna.

Il fronte animalista esulta, la Spagna profonda si indigna.

La lotta all’abolizione delle Corride, non è una cosa così semplice. Anche in Catalogna, infatti, ci sono molti cittadini che si dichiarano convinti sostenitori della cultura taurina e che si mostrano sorpresi che in uno paese libero e democratico si vadano a proibire eventi autorizzati dalla legge, come lo è appunto la corrida.

Ma la corrida che di fatto è un evento spettacolare di tortura contro un animale indifeso, non può essere considerato come una forma di patrimonio culturale di un paese.

L’industria turistica” dipinge la corrida come una competizione festosa, nobile e bella, come segno distintivo della cultura di un grande Paese. Quello che  non dicono è che il toro non ha mai la possibilità di difendersi, né di sopravvivere. Eppure il toro non è un animale da combattimento, è un animale erbivoro, allevato in pascoli fino all’età di 4 anni, poi bruscamente trasferito nell’arena.  Dove tanto per restare in tema di immagini icone, il toro all’interno dell’arena compie grandi salti con le bandierine sul dorso che altro non  sono che una manifestazione del lancinante dolore che prova l’animale e non una dimostrazione della sua  aggressività. Istintivamente l’animale cerca di togliersi le banderillas della schiena ma è impossibile e ciò lo rende ancora più nervoso: disorientato, impaurito, in preda a dolori fortissimi e con un cuore che batte a mille, è normale che il toro ansimi e si affanni (altro formidabile equivoco nell’immaginario collettivo!).

Quello della corrida è stato un argomento molto dibattuto ultimamente,  una questione di cultura, di coscienza o  magari semplicemente un argomento popolare in mani dei politici che possa distrarre l’opinione pubblica dalla bufera economica in cui il paese é sommerso: poco importa al fine del risultato, quello che conta  è che la Spagna, per ora, grazie a questa nuova legge attende la fine della sua festa più famosa e di questo io ne sono felice.

Visualizza anche : Michelito “baby torero” ferito Posted: 7 giugno 2010


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