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“Mai più noi due” di Barbara Delinsky

Da Vivianap @vpicchiarelli

978-88-541-5252-6Ora che le loro figlie sono partite per il college, Emily, Kay e Celeste sentono che, a quarant’anni, è finalmente tempo di iniziare una nuova vita e di ritrovare la libertà perduta. Grandi amiche fin dai tempi del liceo, hanno passato gli ultimi anni ligie al ruolo di madri attente e premurose e troppe volte hanno messo da parte la loro femminilità. Ma se il matrimonio di Emily un tempo poteva dirsi perfetto, adesso sembra non esserlo più, come cominciano a farle sospettare le continue assenze del marito e la forte attrazione che la lega al suo nuovo vicino di casa. Kay invece è combattuta tra la dedizione al lavoro e le bizzarre richieste del marito, il quale sta cercando in tutti i modi di ritrovare con lei un po’ della perduta intimità. Infine Celeste, che se l’è sempre cavata da sola coraggiosamente senza il padre di sua figlia, sente venir meno le difese quando compare nella sua vita un affascinante architetto. Mentre avanzano in territori nuovi e inesplorati, le tre amiche sono costrette a ridefinire sogni, desideri e aspettative, e per la prima volta realizzano che per dare davvero una svolta alla propria vita, dovranno prima di tutto imparare ad amare se stesse.

Un romanzo al femminile, corale, che ruota attorno, però, principalmente, alla figura di Emily. La vita della donna è segnata da un dolore lancinante, reso ancora più acuto e insopportabile dalle mielle domande rimaste senza risposta quando un figlio scompare nel nulla. Quando scopre poi che il marito l’ha sempre incolpata di questo e che quest’ultimo si è rifatto un’altra famiglia parallela, il suo mondo va in frantumi. Eppure, nonostate tutto, troverà il coraggio di alzare la testa e ricominciare, per il bene della figlia e di quel sentimento, nuovo e inaspettato, che inizia a provare per Brian, un giovane poliziotto vedovo con una bimba piccola. E sarà proprio lui che le fornirà le risposte che lei cerca da tanti anni e la possibilità di mettere finalmente la parola fine ad una tragedia così grande e inumana.

Una storia densa, un mix di emozioni e situazioni, forse troppe da poter essere condensate in maniera armonica in un romanzo. La sensazione è che l’autrice abbia voluto “strafare” nel tentativo di restituire un quadro di quella che potrebbe essere la vita di ognuno di noi, costellata di opposti non di rado inconciliabili, senza però riuscirci appieno.


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