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Maiale dé*!

Da Suster
Dopo essere riuscita a reperire il testo completo di Nella vecchia fattoria e averne colmato anche le macroscopiche lacune, un altro dilemma mi assilla giorno e notte: completare la collezione completa degli animali della fattoria della pupa, in modo da poter animare l'intera mia esecuzione a cappella del celebre brano.
Dunque: avevamo già una discreta gamma di bestie di peluche.
C'è la capra? C'è.
Il gatto? C'è.
Il cane? L'asinello? C'è. C'è.
Avevo cercato a lungo il maiale, in giro per negozietti low-cost, ma non avevo ancora trovato nulla di soddisfacente, e poi, all'anima del low-cost, non ne avevo trovati a meno di 15 €, e quindi avevo quasi decretato che avremmo potuto tranquillamente fare a meno del maiale, per quanto mi piangesse un poco il cuore al pensiero.
Un bel dì me ne vado alla COOP con la mia pupa sotto braccio (si fa per dire), ben determinata, stavolta, a non sgarrare di una virgola dalla lista delle cose da comprare che ho ben chiara in mente, perché il pizzino dove l'ho scritta l'ho naturalmente dimenticato a casa, sul tavolo della cucina.
Niente palle di Minnie e Paperina stavolta. niente telefoni chicco, niente tazze a forma di elefante, niente tutine e niente di niente. Per sicurezza saltiamo direttamente il reparto "bambino".
Andiamo dritte di filato al reparto "animali", a prendere la sabbia e le scatolette per il Gattume.
Ma a questo punto... cosa vedono i miei occhi?
Un fantastico MAIALE di gomma con grugnito incorporato! Il maiale non era proprio bellissimo, ma dopo averlo strizzato e udito il fantastico grugnito, che mi  avrebbe evitato di farmi venire la raucedine ogni volta che arrivavo alla strofa incriminata, non ho più avuto alcun dubbio: quel porco per cani sarebbe stato nostro!
Poco male se il suo ideatore l'aveva pensato per soddisfare i bisogni ludici di qualche segugio da appartamento frustrato. chi vuoi che se ne accorga?
E così, arrivo a casa tutta entusiasta.
- Master, guarda che bello: la pupa ha un nuovo giocattolo!
Dico più entusiasta che mai agitando in aria il porcello di gomma.
- Ma quello è un giocattolo per cani! Ce l'ha anche Nebbia!
-Sob!-
Maiale dé*!
Epilogo:
Malgrado io sia stata sbugiardata alla primissima apparizione pubblica del maiale, egli è diventaato ben presto un membro di primissimo piano della famiglia.
La pupa le prime volte lo portava sempre ai giardini con sé, suscitando l'invidia di tutti i bambini presenti, alle cui mamme io dichiaravo candidamente la reale natura di quel giocattolo per cani.
Purtroppo il continuo strizzamento del maiale ne ha compromesso un poco il grugnito, che ora risulta un poco sfiatato.
Niente più giardini per il porcello.
*Maiale dé: tipica espressione idiomatica, utilizzata in zona Pisa e dintorni come intercalare colloquiale, col significato approssimativo di "caspiterina" o "accidentaccio!".

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