Senza temere di esagerare, si può affermare che è stato il luogo più progredito della Grecia appena liberata dall’occupazione ottomana. Il primo ospedale della Grecia moderna fu edificato lì, nel 1923, così come il primo ginnasio nel 1833, che frequentò pure il grande statista Eleftherios Venizelos.
L’isola e’ il capoluogo della divisione politica delle Cicladi e il suo capoluogo è Ermoupolis, città vivace e attiva tutto l’anno, dallo stile architettonico neoclassico, una delle più belle città cicladiche. Dedicata al dio Hermes, il dio del commercio e del guadagno, fu costruita lì dove non c’era niente nel diciannovesimo secolo, da profughi greci che scapparono dalle isole infiammate dalla guerra di liberazione.
L’isola, protetta dai francesi, diventò presto il primo luogo dell’evoluzione industriale greca. Furono costruite darsene, create industrie, agenzie marittime.
Architetti francesi e italiani curarono il suo aspetto estetico e le sue incessanti attività culturali stupivano i viaggiatori europei, non aspettandosi di trovare un’isola così industriosa e ricca nel bel mezzo dell’egeo.
Non può certamente mancare un accenno al grande rebetis, colui che è considerato il patriarca del rebetiko, Markos Vamvakaris, che vi nacque. La sua canzone più celebre “fragkosyriani”, (di cui Vinicio Capossela ci regalò una bellissima versione dal titolo “contratto per Karelias”) è stata composta per una ragazza dell’isola, icui sguardi si incrociarono per un attimo, quando vi tornò per breve, dopo 20 anni di assenza.
La sua gastronomiahail carattere isolano dell’egeo, che culmina con 3prodotti eccellenti: il formaggio “san michalis”, considerato uno dei migliori della Grecia intera, il loukoumi e la halvadopita. Quest’ultima, un composto di meringhe, miele e mandorle, racchiusa in due ostie, è una delizia per il palato che se capita, va assaggiata assolutamente!Quando la nave che porta in altre isole cicladiche fa scalo a Syros, venditori di loukoumia e halvadopita vi salgono e io quasi sempre ne ho comprato, sia l’uno che l’altro. A meno che non fossi scesa!
La maidanosalata invece, e per favore non chiamatela né salsa verde né pesto di prezzemolo anche se vi somigliano, è una “insalata di prezzemolo”, da spalmare su crostini, sulla pita, sul pane abbrustolito, accompagna pesci arrostiti, patate bollite.
Tritiamo al coltello abbondante prezzemolo, una manciatina di capperi sott’aceto scolati bene e una piccola cipolla bianca.Mettiamo in ammollo in acqua 1 fetta di pane raffermo.In un mortaio pestiamo pazientemente 2 spicchi di aglio con un poco di sale. Aggiungiamo pian piano il trito di prezzemolo, capperi e cipolla, il pane strizzato, a filo dell’olio extra vergine di oliva, pestando sempre e amalgamando bene il tutto.Diamo una macinata di pepe ed è pronta.In alternativa mettiamo tutto nel frullatore ma io sconsiglio!