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Mail dai tetti dell' universita'

Creato il 01 dicembre 2010 da Andreacusati
In questo giorno di lutto per la scuola italiana una mail dai tetti di un universittà irrompe sul mio blog.
Diamo voce a questa studentessa-lavoratrice che preferisce rimanere nell' anonimato.
Il tutto con una raccomandazione rivolta a tutti i giovani italiani che passeranno in queste pagine: NON SMETTETE DI CREDERE CHE IL VENTO POSSA CAMBIARE! CAMBIERA' COME HA SEMPRE FATTO STORICAMENTE, LA STORIA E' PIENA DI ALTI E BASSI. QUESTI STRONZI CHE PENSANO DI FARE IL CAZZO CHE VOGLIONO DEVONO ANDARE A FARE IN CULO! CE LI MANDEREMO PERSONALMENTE. RICORDATEVI I NOMI DI CHI STA VOTANDO A FAVORE NEGLI SPASMI DI QUESTA SECONDA REPUBBLICA.
   Andrea Cusati
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Buongiorno a tutti.
Ho 26 anni, lavoro come commessa part-time in un centro commerciale, laureata in biologia sanitaria, tirocinante in un laboratorio di ricerca anti-tumorale, iscritta ad una specializzazione in biologia applicata alla ricerca biomedica e lavoro da quando ho 16 anni (questo per far capire che non sono una: figlia di papà, devastatrice di monumenti, fannullona. Come mi hanno chiamata quando sono salita sul tetto dell' università).
Le donne si incazzano! Gli studenti si incazzano!
S'incazzano come me tante studentesse, perchè vedono il ddl Gelmini approvato alla camera e perchè vengono accusate di essere fannullone, leccapiedi, menefreghiste, figlie di papà, devastatrici di monumenti solo perchè manifestano in maniera PACIFICA! Protestano per non vedere l'università e la ricerca morire!
Cerco di spiegare i punti salienti del decreto, smascherando quello che viene furbescamente celato dietro parole apparentemente sagge:
- gli investimenti per la ricerca e per l'università saranno posti sotto diretto controllo del Ministerno dell'Economia. Con l'attuale politica del "taglio" l'università si troverà ad avere meno fondi. Negli ultimi anni le tasse universitarie sono quasi raddoppiate, per avere la metà dei servizi. Bisognerà aumentarle ancora?!Chi finanzierà la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci? Hanno intenzione di tagliare ancora le già poche e misere borse di studio per gli studenti meritevoli? L'università e l'istruzione devono essere accessibili a tutti e non solo ad un elite che può permettersi di pagare cifre spropositate.
- rende possibile a finanziatori privati di sostenere economicamente parte di un ateneo: spiacente, anche qui personalmente sono contraria: l'università è pubblica e voglio rimanga tale!
- finanziamenti agli agli atenei più meritevoli. Perfetto! Possiamo però escludere a priori le scuole private?! Non credo che un San Raffaele, con una rata universitaria annuale di 12.000 euro l'anno abbia bisogno di finanziamenti statali.
- eliminare i baroni evitando che questi possano inserire parenti nell'ambito universitario. Ma si crede davvero basti così poco a fermarli?! lo stratagemma è semplice (e nella mia università già testato da tempo): lettera di dimissioni, assunzione del parente in un dipartimento diverso dal proprio, contemporaneamente i colleghi baroni non avranno "casualmente" trovato nessuno in grado di ricoprire la carica del barone dimissionario. In questo modo compilando un' altra letterina si rifarà avanti auto-proponendosi.
- lo schema a piramide dal più "basso" al più "alto" è: ricercatore, professore associato, professore ordinario.
Cosa succede?! I ricercatori già ricercatori oggi, passeranno in gran parte a professori associati (il famoso "contentino"), peccato è che i professori associati non riusciranno più a diventare ordinari. Il risultato è un sovraffollamento nella regione degli associati. Ma la parte più importante arriva con i ricercatori nuovi e quelli che verranno: avranno un contratto di 3 anni rinnovabile massimo per due volte!!! E poi?! E' questo il futuro?!
Libera scienza in un libero stato!
UNO STATO CHE NON INVESTE SULLA RICERCA è UNO STATO MORTO!
Poi c'è chi la può pensare diversamente da me. Come dice il nostro Premier: "Perchè pagare gli scienziati quando facciamo le scarpe più belle del mondo?!"
 Mi auguro protestando in maniera pacifica, facendo sentire la mia voce e discutendo correttamente, di lasciare ai bimbi di oggi un'università LIBERA E ACCESSIBILE A TUTTI.
MAIL DAI TETTI DELL' UNIVERSITA'

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