A cura di Federica Di Perna
Difficile dimenticarsene, dato che siamo bombardati ogni istante da notizie a riguardo, ma è ormai un dato di fatto: siamo in tempi di crisi.
Ereditiere, star del cinema e ricche socialite a parte, ogni donna sa che seppur a malincuore è necessario trovare un modo per conciliare il proprio tenore di vita con gli inevitabili tagli alle spese, per evitare di mancare la rata del mutuo e trovarsi bellamente in mezzo alla strada. Padri, fidanzati e mariti hanno sempre un fremito nello sguardo vedendoci tornare a casa cariche di sacchetti (che visibilmente non provengono dall’Ipercoop e non contengono alcun tipo di generi alimentari), fremito che senza bisogno di parole ci dice: “Ancora shopping?”
Si spiega così il sempre più grande successo dei numerosi marchi low cost, sia per quanto riguarda l’abbigliamento (dove il colosso svedese H&M la fa da padrone, seguito a ruota da Zara, Bershka e molti altri), sia nel vasto mercato del make up. Nel giro di un paio d’anni, moltissimi brand di questo tipo hanno conosciuto una vasta espansione nella distribuzione e si sono notevolmente evoluti, ad esempio con l’abitudine di presentare delle limited edition mensili o stagionali, al pari di marchi più prestigiosi come Mac, la regina delle edizioni limitate. È pur vero che in Italia vengono distribuiti soltanto una piccolissima parte di tutti i marchi esistenti in Europa, per non parlare delle centinaia di interessanti (ed economici!) brand presenti degli Stati Uniti. Ma d’altro canto, grazie ai numerosissimi beauty blog, ai siti e ai forum dedicati allo shopping online e all’intraprendenza sfrenata di noi donne (diciamo la verità, abbatteremmo una montagna a mani nude se dietro sapessimo di trovare una Birkin scontata del 90%), non è nemmeno più un grosso problema acquistare ciò che desideriamo in tutto il mondo. E c’è da dire che l’offerta è spesso irresistibile: con un solo, piccolo click possiamo acquistare ombretti, rossetti e smalti a pochi euro, o intere palette a 10 o 15. E senza nemmeno dover introdurre in casa appariscenti sacchetti colorati, ma ricevendoli a casa in anonime scatole di cartone (“Amore, cos’ha portato il corriere?” “Ma niente, sacchetti per l’aspirapolvere presi scontati a Hong Kong!”).
Eppure la domanda nasce spontanea: è davvero un risparmio acquistare prodotti low cost, oppure ci facciamo prendere la mano dai prezzi stracciati e finiamo per acquistare articoli che non useremmo mai (“Uh, guarda, glitter azzurri, e se un giorno volessi vestirmi da pavone per un party in tema animalier?!”) oppure che risultano inutilizzabili a causa della scarsa qualità (“No, ma davvero, guarda che si vedono i riflessi dorati. Sul serio. Ecco, se mi ti metti un po’ più a favore della luce, magari…”)?
Personalmente, ho avuto spesso modo di testare prodotti di questo tipo. Soprattutto pezzi delle ormai reperibilissime anche in Italia Essence e Catrice, brand gemelli della casa tedesca Cosnova, di cui effettivamente ho apprezzato diversi prodotti. La matita automatica per occhi Long Lasting della Essence, ad esempio, è una delle più nere, scriventi e resistenti che abbia mai provato. Peccato che l’abbia acquistata in cinque colori grazie al prezzo convenientissimo, circa 2 euro, ma usi regolarmente soltanto il nero e ogni tanto il viola. Allo stesso modo ho acquistato diversi ombretti Catrice dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, ma ne utilizzo spesso soltanto uno.
Anche l’italiana Kiko nasce seguendo questa tendenza, e sebbene ormai diversi prodotti, soprattutto quelli delle limited edition, siano su una fascia non proprio bassissima di prezzo, ci sono sempre le linee permanenti che permettono di acquistare moltissimi pezzi restando intorno ai 5-7 euro, che comunque non sono affatto una follia.
Altri brand stranieri ormai famosissimi nel nostro paese sono l’inglese E.l.f (eyeslipsface) e la tedesca Zoeva. La E.l.f., diffusasi soprattutto grazie al passaparola sul web, presenta una linea base, con prodotti intorno a 1,70 euro, una linea studio e una minerale, entrambe sui 4,00 euro circa, e gioca molto sulle offerte speciali: tramite la sua pagina facebook, infatti, è possibile approfittare spesso di spese di spedizione gratuite oppure di sconti promozionali limitati nel tempo, cosa che porta una larga fetta di acquirenti a uno shopping a dir poco compulsivo (“Devo approfittarne! ADESSO!”). Anche in questo caso, alcuni prodotti si sono rivelati ottimi, come gli ombretti della linea studio e la famosa cipria Mineral Booster, paragonabile a colleghe molto più costose come efficacia e tenuta, ma altri sono un flop completo, come gran parte dei componenti della linea base – che non capisco perché la gente si ostini ad acquistare dopo fior di review che ne dimostrano la pessima qualità. Diverso è il discorso per Zoeva, che ha iniziato il suo percorso da un piccolo negozio ebay specializzato nelle famigerate palette di ombretti da 88 e 96 colori, vendute a circa 15 euro e perfette per avere a disposizione un larghissimo numero di colori tutto sommato di buona qualità, e poi evolutosi in un sito di vendita diretta con una vasta scelta di prodotti per il make up, dalle famose palette a eyeliner liquidi e in gel, matite e matitoni per occhi e labbra, per non parlare dei favolosi pennelli, che singoli hanno un prezzo che varia dai 4 ai 9 euro circa e in set dai 16 ai 65 euro, e offrono una qualità veramente alta.
Il discorso è molto vasto, e trarre delle conclusioni è difficile. Make up low cost sì o no? Dipende. Dipende da che tipo di donna si è. Per una donna da “cambio colore al mio make up ogni giorno o comunque voglio avere una vasta scelta da cui attingere, ma sfortunatamente non ho un fondo fiduciario” il make up low cost è un’ottima soluzione, con le dovute attenzioni e approfittando degli innumerevoli e validi beauty blog che possono evitare grosse cantonate. Per una donna da “mi trucco ogni giorno ma ho stile ben preciso e in più non ho nessuna voglia di comprare una cassettiera all’Ikea per stiparci tutti i trucchi” allora il mio consiglio è di acquistare pochi prodotti di indubbia qualità (per quanto anche le marche più famose e costose a volte riservino sorprese poco piacevole, dunque andateci sempre con i piedi di piombo e documentatevi prima di un acquisto importante), e di puntare su pezzi base ma versatili, come una bella palette di alto livello, che comunque è un risparmio rispetto all’acquisto di ombretti singoli (Urban Decay ne fa di stupende), un mascara blasonato dal packaging invitante o un bel rossetto di Chanel, che con quelle due magiche C intrecciate ci fa sentire più belle e raffinate già solo a tenerlo in borsa. A mio parere, tutte le donne dovrebbero averne uno: la vita è troppo breve per avere soltanto rossetti cheap.