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Mal d’Africa

Da Sudanesetea

Penso di aver avuto il cosiddetto mal d’Africa ancor prima di esserci andato. Tutti quei luoghi particolari, secchi o verdi, con il sole che illumina a più non posso.

Quando penso all’ Africa subito mi vengono in mente tre pensieri: l’amore, il colore e i profumi. L’amore quando qualcuno mi sorrideva e mi abbracciava anche senza conoscermi. Il calore del Sole che mi faceva stare bene, mi riscaldava il cuore e lo vedevo illuminare la mia pelle. Una donna di origini siciliane che conosco, trapiantata a Verona come professoressa, mi ha detto che lei ogni anno deve (e ha sottolineato il “deve”) tornare nella sua terra del sole. Anche se ritorna nel suo paesino sperduto, si sente irradiata dal colore amoroso del Sole. L’ultima cosa, ma non meno importante, sono i profumi, aromi e i sapori. Sentivo quello strano profumo di sudore sulla pelle morbida dei neri. Non era acre, era….”tipico”. Il profumo e il sapore dei loro piatti risvegliavano in me la felicità della semplicità. In fondo i “moretti” non hanno niente di diverso da me, bianco. Ah, forse sì, sanno amare e rendere felice una persona con poco.

SudaneseTea



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