Magazine Cultura

Malabar, Gino Battaglia (Premio Strega 2011)

Creato il 05 luglio 2011 da Libriconsigliati
Malabar

Malabar

Titolo: Malabar

Autore: Gino Battaglia

Editore: Guida
Pagine: 277
Prezzo: € 9,80
Pubblicazione: luglio 2010
ISBN: 978-88-6042-385-6

Valutazione Libriconsigliati: consigliato.

Nell’età moderna con il termine Indie non si faceva unicamente riferimento a una realtà geografica, più grande dell’India attuale, bensì a una missione, sotto diversi punti di vista. Le Indie erano terra di conquista per i guerrieri dell’armi e della fede, campo di battaglia su cui brandire la spada e la croce, vortice in cui sembrava brulicare tutta la vita del mondo e al cui movimento incessante anche gli europei si unirono. Le Indie erano una sfida per strateghi e avventurieri, per novizi educati al culto del martirio in terra straniera, il calice perfetto su cui immolarsi ad maiorem Dei gloria, l’estremo limite a cui tendere lo spirito umano. Le Indie erano, nel cinquecento, la scacchiera di Dio ma anche il luogo in cui gli uomini potevano diventare divinità.

In questa terra giunge il giovane gesuita Matteo Ricci, ancora ben lontano dall’intraprendere quel percorso di vita che lo avrebbe portato a divenire una delle più grandi personalità spirituali e intellettuali del XVI secolo, ma già ricco di quell’acume e sensibilità che lo porteranno a ricercare il dialogo tra le culture, prima ancora che tra fedi diverse. A lui è stato affidato il compito di riportare l’anziano padre Álvaro Penteado, da tanti anni ormai perduto tra le genti di quella terra, tra i suoi confratelli. Quello che dovrebbe essere un tentativo di “ritorno all’ordine” e nell’ordine, specificatamente dei gesuiti, si trasforma in un vero e proprio viaggio del giovane Matteo nei racconti di padre Penteado, nei suoi ricordi frenetici e deliranti, sempre in bilico tra la verità e il racconto, così come un inestricabile groviglio di verità e racconto appare tutta la terra dell’India.

Nei racconti di Penteado, vero e proprio romanzo nel romanzo, il “protagonista” Matteo Ricci diventa un ascoltatore al pari dei lettori di Malabar e con loro ascolta il rumore delle armi, le grida di battaglia, le preghiere sussurrate o urlate; con loro seguirà Penteado tra foreste mai attraversate dagli europei e navi assaltate dai Mori; con loro ascolterà il battito del cuore di un uomo che dal voler diventare un santo della Chiesa è divenuto simile ai santoni di quella terra piena di magie e di inganni, a cui ha finito per soccombere diventando egli stesso un enigma senza fine.

Il romanzo di Battaglia è composito come la città in cui il giovane gesuita rischia di perdersi nel tentativo di ritrovare padre Penteado, sia dal punto di vista narrativo sia per quel che riguarda i generi letterari di appartenenza. Romanzo storico per la fedele ricostruzione, così come per la reale esistenza dei protagonisti, Malabar è però, a buon diritto, un romanzo di avventura quasi “vecchio stile”, dove l’incanto di una terra misteriosa e ambigua nella sua splendida crudeltà si unisce a battaglie, intrighi, viaggi in luoghi sconosciuti. Da non sottovalutare, inoltre, la componente spirituale e culturale del romanzo, che se da un lato riesce ottimamente a dare un’idea dell’ardore che animava coloro che partivano per le Indie e soprattutto di quei religiosi che ricercavano nella missione e nel martirio in quella terra mirabile e mostruosa la loro realizzazione (come religiosi e come uomini), dall’altro pone fortemente l’accento su due diversi modi di concepire il rapporto con il diverso: l’imposizione del proprio credo e della propria cultura contro il dialogo, fortemente ricercato dal giovane Ricci.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :