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Malala Yousafzai: L’istruzione (e un sorriso) ci salveranno

Creato il 12 luglio 2013 da Lepiumedoca @lepiumedoca
Malala Yousafzai

Malala Yousafzai

Cara Virginia, oggi ti scrivo  perchè voglio dare voce a una piccola bella storia, quella di Malala Yousafzai. Se ne è parlato molto in Gran Bretagna ma poco qui in Italia. E’ una ragazza pakistana, a cui i talebani hanno sparato a tradimento sull’autobus con cui tornava da scuola, perchè in un blog sul sito della BBC raccontava l’oppressione quotidiana nei confronti delle donne e difendeva il diritto all’istruzione. Per fortuna hanno preso male la mira, lei è stata portata subito in ospedale e poi è stata curata in Inghilterra. Così ora è diventata il simbolo di quanto l’istruzione sia per le donne la strada più larga e diritta, anche se non certo la più sicura, per l’emancipazione. E noi sappiamo, pur vivendo in una democrazia relativamente evoluta, quanto l’emancipazione delle donne sia la strada per una società ed una vita migliore per tutti.

Malala è ora candidata al Nobel per la pace. Chi volesse firmare per lei lo può fare su Change.org. Oggi compie 16 anni e parlerà all’assemblea delle Nazioni Unite proprio sul diritto all’istruzione. E una giornalista del Corriere della Sera, Viviana Mazza, ha deciso di raccontare la storia di Malala in un libro per ragazzi che si chiama appunto Storia di Malala (Mondadori).

ps. Anche Angelina Jolie e Madonna hanno sposato la sua causa. Finalmente donne che corrono con le donne!

Pugnacious Antonia

Cara Antonia, il tema dell’emancipazione delle donne e di quanto questa venga periodicamente cassata mi è caro, tanto da dire: ancora? Non ce la fanno proprio le società a liberarsi del pregiudizio relativo alla continuità della specie, alla limitazione della libertà e all’incapacità di capire il diverso da sè. Ebbene sì. Visto che dopo anni in cui si parlava della differenza di genere, e di donne che hanno corso con le donne, nuovamente si torna a parlare di uguaglianza di diritti; come se nulla fosse accaduto, come se ci fosse sempre un angolo di mondo (ma non è mica troppo piccolo il Pakistan) dove ricominciare daccapo. Che corta memoria, e che scarsa fantasia!



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