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Malattia e destino, il valore e il messaggio della malattia

Da Enjoylife
Con questo post vi voglio proporre la lettura di un libro non recente, ma sempre molto attuale ed utile. 
Si tratta di "Malattia e Destino" di  Thorwald Dethlefsen e Rudiger Dahlke, edito da Edizioni Mediterranee.
Malattia e destinoThorwald DethlefsenMalattia e destinoEdizioni MediterraneeVoto medio su 25 recensioni: Da non perdere
Malattia e destino, il valore e il messaggio della malattiaIo l'ho letto per la prima volta una quindicina di anni fa ed è stato piuttosto illuminante, in quanto mi ha fatto guardare alla malattia da un'altra prospettiva, mi ha fatto vedere la malattia come un'opportunità di crescita, anzichè come qualcosa di sgradito, da far scomparire il prima possibile.
Siccome in questo periodo sto cercando di fare un po' più di introspezione, ho ripreso in mano questo libro e mi è venuta voglia di condividere qui sul blog le teorie esposte.
La medicina convenzionale prende in considerazione i singoli sintomi e il suo unico intento è combatterli ed eliminarli, anzichè considerare la persona malata nella sua globalità  e cercare di guarirla ripristinando l'intero equilibrio psicofisico. 
Ma se impariamo a guardare ai sintomi come a delle spie accese che ci segnalano qualcosa che non va, come la spia della riserva della nostra auto ci segnala che abbiamo quasi esaurito la benzina, impariamo a non far solamente sparire i sintomi, ma a risolvere le cause che ne hanno provocato la manifestazione, proprio come nel caso della spia della riserva della nostra auto, che ci induce a riempire il serbatoio di carburante, anzichè limitarci a svitare la lampadina per spegnerla.
Secondo gli autori di questo libro tutti i sintomi hanno un significato profondo per la nostra vita e trasmettono i messaggi  della nostra anima
L'autore principale di questo libro, Dethlefsen, è psicologo e psicoterapeuta e in questo libro tratta il discorso della malattia e del suo significato illustrando come vada prima di tutto capita, anzichè solamente combattuta. Secondo lui le malattie sono espressione dell'anima che, se carente di qualcosa, richiama la nostra attenzione attraverso le malattie. 
Per guarire quindi bisogna considerare la malattia come un'alleata, una guida per capire se stessi; bisogna integrare ciò che manca, capire la carenza che ha provocato la malattia, colmarla e così arrivare alla vera guarigione, fisica ma soprattutto psichica e spirituale, che ci permette così di avanzare nel nostro cammino evolutivo. 
Il libro è suddiviso in due parti, la prima espone la teoria degli autori per la comprensione della malattia, dei sintomi e della guarigione e tratta anche concetti come polarità e ombra e la seconda descrive le malattie più frequenti e il loro significato.
Se nel nostro corpo si manifesta un sintomo, questo attira l'attenzione e spezza la nostra quotidianità. Questa interruzione ci sembra provenire dall'esterno, per noi è un "disturbo" che solitamente vogliamo far sparire al più presto e così cominciamo a lottare contro il sintomo, senza neanche chiederci perchè si sia manifestato proprio quel particolare sintomo e in quel particolare momento. 
Se ad esempio abbiamo un'infezione batterica, pensiamo che la colpa sia dei batteri (causa esterna) e percepiamo noi stessi come delle vittime, anzichè chiederci come mai il nostro corpo ha permesso ai batteri di penetrare nel nostro organismo. 
In realtà non sono i batteri a provocare la malattia, ma siamo noi stessi ad utilizzarli per realizzare la nostra condizione di ammalati, è la nostra anima che parla attraverso la malattia. 
Eliminare i batteri farà sparire quel sintomo, ma la nostra coscienza resterà carente di qualcosa e troverà altri mezzi per comunicarcelo, manifestando altre malattie.
Se vediamo il sintomo come una spia che ci indica qualcosa che non va nel nostro equilibrio psicofisico, distogliamo l'attenzione da esso per concentrarci su cosa quel sintomo ci vuole indicare, guardando più in profondità dentro di noi.
Ovviamente questo approccio alla malattia non deve sostituirsi alle cure mediche, convenzionali, omeopatiche o naturali che siano, perchè, come dice Dethlefsen "un paziente morto non avrà più occasione di capire e quindi di evolversi". 
Questo approccio alla malattia ha "solo" lo scopo di coinvolgerci in prima persona nella nostra guarigione, farci assumere la responsabilità del nostro processo di guarigione e renderci artefici della nostra terapia che può cominciare solo dentro di noi.
Lo scopo di questo libro è farci riscoprire il linguaggio dei sintomi, ma, nonostante nella seconda parte del libro siano indicate le principali malattie e il loro significato, non è da intendersi come un manuale da consultare per individuare il proprio sintomo e leggere cosa significa. 
Questo libro ha lo scopo di trasmettere un nuovo modo di vedere e di pensare che ci porti a considerare diversamente le malattie. 
E' uno strumento per imparare ad interpretare i sintomi, un punto di partenza, ma poi ogni sintomo concreto richiede un lavoro personale consapevole e uno sguardo approfondito in noi stessi, come individui unici.
La malattia si manifesta in maniera diversa a seconda del vissuto di ciascuno ed è questo vissuto che dobbiamo interpretare per capire il messaggio della malattia.
Ecco alcune delle malattie più frequenti analizzate nel libro:
Il mal di testa
Chi soffre di mal di testa è solitamente una persona orgogliosa, ambiziosa e con mania di perfezione, che cerca di imporre la propria volontà. E' solitamente una persona che accetta e vive solo il proprio lato razionale e tralascia completamente l'inconscio. Il mal di testa ci fa capire che ci arrovelliamo con complicazioni inutili, che dobbiamo abbandonare il paraocchi dell'orgoglio e della testardaggine e rivolgere la nostra attenzione al nostro corpo, alla nostra sessualità ed ai nostri istinti.
L'asma 
L'asmatico ha problemi con il principio di prendere e dare. Inspira aria fino al limite estremo, fino a sovraccaricare i polmoni e quando deve espirare arriva il crampo che interrompe il flusso. La respirazione è ritmo ed è un equilibrio tra inspirazione ed espirazione, il prendere ed il dare, perciò l'asmatico vuole prendere troppo, tenersi tutto e si avvelena da solo perchè non riesce più a liberarsi dell'aria che ormai ha già utilizzato. L'asma ci fa capire che abbiamo un problema con il dare, serve a renderci consapevoli del fatto che si può ricevere solo nella misura in cui si dona.
Le malattie cardiache
I sentimenti e l'amore sono strettamente legati al cuore. I disturbi del ritmo cardiaco colpiscono le persone che non si fanno toccare dalle emozioni e si attengono solo alla ragione. I malati di cuore sono persone che vogliono ascoltare solo la propria testa e danno troppo poco peso al cuore. Chi ha disturbi e malattie cardiache dovrebbe chiedersi se la testa e il cuore siano in equilibrio, se si dà abbastanza spazio ai sentimenti e se si ha il coraggio di manifestarli.
I problemi della pelle
La pelle è il nostro limite materiale, il nostro confine e attraverso la pelle siamo in contatto con il mondo esterno. La pelle riflette tutti gli organi interni, ogni zona della pelle corrisponde ad un organo interno, la medicina naturale lo sa da sempre, basti pensare alla riflessologia plantare. 
Ma la pelle non mostra solamente lo stato degli organi, ma rivela anche i processi e le reazioni della nostra psiche, infatti si arrossisce per la vergogna, si impallidisce dalla paura, si suda per l'agitazione e ci viene la pelle d'oca per un'emozione. Tutto questo dimostra che sulla pelle vengono proiettati i processi sia somatici che psichici e che è rivelatrice della nostra interiorità.
Il caso di eruzioni sulla pelle significa che qualcosa vuole uscire e spezzare i confini, come nel caso dell'acne giovanile è la sessualità che vuole esplodere.
Nel caso della psoriasi non si vuole più far passare nulla e si tenta di proteggersi attraverso una corazza che però blocca anche ogni altra cosa, compreso l'amore. Dietro a questo sintomo c'è la paura di essere feriti. Ma questa paura isola dal mondo e rende aridi. L'isolamento estremo viene interrotto dalla psoriasi che costringe a diventare vulnerabili e aperti, almeno a livello corporeo (con la psoriasi si arriva anche a punti scoperti della pelle e a ferite sanguinanti)
I problemi dello stomaco
Lo stomaco ha la funzione di accogliere e digerire sia i cibi che le impressioni che arrivano dall'esterno. Lo stomaco con i suoi succhi gastrici, aggredisce ciò che deve digerire e questa sua funzione è senza dubbio legata alla nostra aggressività. Chi non riesce ad esprimere la propria aggressività fa si che questa si somatizzi dando allo stomaco il compito di produrre succhi gastrici in eccesso per elaborarla sul piano fisico. Il malato di stomaco o non esprime affatto la propria aggressività o la mostra in maniera esagerata, è comunque una persona che teme i conflitti. Quando l'aggressività non viene rivolta verso l'esterno, la si rivolge verso se stessi con la frequente conseguenza di ulcera gastrica, che porta a digerire il proprio stomaco, se stessi!
Chi soffre di problemi allo stomaco dovrebbe chiedersi cosa non vuole "inghiottire" e cosa non riesce a "digerire" e se la sua aggressività viene espressa in maniera sana. 
Come fare allora a guarire, una volta che sappiamo queste cose? 
Cosa ci insegna questo libro?
Occorre avere il coraggio di guardare davvero dentro di noi e imparare a vedersi davvero così come si è! 
Osservare i propri sintomi aiuta a conoscere se stessi nel profondo, aiuta a vedere l'ombra e ad illuminarla! 
Prendendo atto ed accettando di avere caratteristiche che non vorremmo avere, ci permette di integrarle in noi e a quel punto il sintomo, che serviva ad attirare la nostra attenzione su quella mancanza, diventerà inutile e quindi sparirà e la guarigione sarà iniziata.
Confrontarsi con l'ombra non è mai facile, ma è l'unico modo per arrivare alla guarigione vera, del corpo e dell'anima!
Se non avete letto questo libro e vi trovate a percorrere il tortuoso sentiero della conoscenza profonda di voi stessi, vi consiglio di leggerlo, vi piacerà e vi sarà certamente utile.

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