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Malattie del melo

Creato il 24 febbraio 2015 da Giardinaggio @Giardinaggionet

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Malattie del melo

I principali parassiti e le malattie del melo


Le malattie parassitarie che colpiscono le pomacee possono avere molteplici cause: un terreno o un clima poco adatti, errori nell'irrigazione o potature inadeguate. Il suolo ideale per la coltivazione del melo deve essere neutro o sub-acido, ricco di sostanze fertilizzanti, e con un tasso di umidità appropriato. La principale malattia del melo è la Ticchiolatura, i cui sintomi più evidenti sono costituiti da macchie scure, presenti in quantità variabile su tutta la superficie verde della pianta. Le infezioni da Ticchiolatura sono dovute all'umidità eccessiva, per questo motivo sono più frequenti nei periodi molto piovosi. Un'altra malattia del melo molto diffusa è il "Mal bianco" o Oidio. Il nome deriva dall’aspetto biancastro che caratterizza le zone colpite. L'Oidio del melo è una malattia particolarmente comune, ma non altrettanto aggressiva su frutti e foglie rispetto alla Ticchiolatura. Va ricordato infine il cosiddetto "Marciume del colletto" che colpisce la pianta nella zona del tronco presentando come sintomo principale delle macchie necrotiche sul tessuto legnoso in particolare alla base della pianta, interessando spesso anche l'area delle radici.

Come curare le malattie del melo


Malattie del melo
Nel corso del tempo alle tecniche tradizionali di lotta contro le malattie parassitarie del melo, a base di zolfo e rame, si è affiancata una varietà di fungicidi in sintesi. La cura della Ticchiolatura va eseguita effettuando un'operazione di disinfestazione preventiva nella fase di rottura delle gemme a base di polisolfuri. Si interviene inoltre con fungicidi di copertura specifici per le pomacee dal periodo della prefioritura fino allo stadio di frutto noce. Per quanto riguarda invece il "Marciume del colletto" è necessario intervenire nel primo stadio della malattia, trattando la zona della corteccia colpita con disinfettanti a base di rame e fungicidi. L'Oidio viene invece curato con forme di prevenzione quali una serie di potature invernali di risanamento e l'eliminazione dei germogli infettati in fase di formazione nel periodo primaverile. Per la cura di un'infezione già estesa sono raccomandabili trattamenti a base di zolfo sull'intera superficie della pianta.


Cura e malattie del melone


Malattie del melo
Anche la coltivazione del melone non è immune all'attacco di organismi patogeni che mettono a rischio il raccolto dei suoi gustosissimi frutti. Le malattie piu’ frequenti del melone sono dovute a funghi che penetrano nella pianta dalla zona del colletto. Per questo è consigliabile non piantare il melone su un terreno già precedentemente utilizzato per la coltivazione di cucurbitacee. Un'altra possibilità è innestare la pianta del melone su zucche, molto più resistenti ai funghi. Così come il melo, anche il melone può essere vittima dell’Oidio, trattabile anche in questo caso con prodotti a base di rame e di zolfo. Un'altra malattia del melone abbastanza diffusa è la Sclerotinia, che attacca la parte basale del fusto e in alcuni casi gli stessi frutti. Il sintomo principale è un marciume molle e diffuso e una muffa estesa sulle zone verdi. L'insetto che più frequentemente attacca la pianta di melone è il ragnetto rosso. Questo può essere combattuto introducendo l’acaro Phytoseiulus Persimilis, predatore particolarmente vorace del ragnetto rosso.


Malattie del melo: Le malattie del melograno

Malattie del melo
Il melograno non è una pianta particolarmente soggetta all'attacco di parassiti, mentre teme molto l'umidità e i ristagni di acqua del terreno. Tra i parassiti animali che possono infestare il melograno ci sono alcuni acari, diverse specie di nematodi, le farfalle del melograno, l'afide verde e le mosche della frutta. Gli attacchi di questi e di altri insetti possono essere contrastati con insetticidi clororganici o fosforganici e acaricidi. La patologia più diffusa nel caso del melograno è la "Carie del Legno" che si espande dai rami alle radici e si origina dai tagli sulla superficie legnosa. Questa malattia fungina può essere prevenuta applicando del mastice per coprire eventuali tagli. La presenza di un parassita fungino dà sempre luogo a sintomi evidenti come la marcescenza del legno o macchie estese sulla corteccia. Questi funghi possono causare cancri rameali, seccumi, e deperimento dei germogli; in genere penetrano nel legno durante la fase di potatura e si sviluppano durante l'estate. È opportuna quindi un'attenta prevenzione, preservando la pianta dall'eccessiva umidità dell'ambiente ed effettuando l'operazione di potatura correttamente.



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