Mi sono chiusa in una stanza con i miei demoni, e mi stanno divorando. Un pacchetto di Lucky Strike (it’s toasted) e una bottiglia di Jack miei cari compagni. Non pensavo che la dannazione fosse qui, dietro l’angolo, a portata di mano. Credevo di doverla rincorrere, e invece. Mi aspettava come un’amante fedifraga. Quanti ne hai fottuti, eh? Stanotte per la prima volta ho visto i tuoi lineamenti. A occhi chiusi gli occhi tuoi di fronte ai miei, la bocca spalancata in un grido. Soffri, amica mia? Ti ho cercata con ferocia e tu eri qui che mi aspettavi, in una nudità disinibita.
Quegli occhi neri di luce che divorano ogni cosa, fermano il tempo come buchi neri in una memoria colpevole. Eppure il corpo respira, ancora, e ancora. Gridare fino a lacerarmi la gola, bramo, adoro, idolatro una limpidezza di ghiaccio sottile che m’inghiotte. Si spacca e il tempo è infinito, una vastità insormontabile di quieta atrocità. Respira, ancora, e ancora ma non dormire. Veglia, contempla questo nuovo brillante dolore. Amica mia, solo tu esisti per me, colmi le mie eterne solitudini.
So I got out my knife, I told my wife goodbye
I cut loose from the ropes and fell on down that hole
And still I am there falling down in this evil pit
But until I hit the bottom, I won’t believe it’s bottomless
—
Image: Lovers by MartaSyrko