Per passione, con coraggio e incoscienza, ma soprattutto per la voglia incessante di nutrirsi di racconti e storie interessanti mai banali. Questa è MalEdizioni piccola casa editrice indipendente bresciana che tra affanni promozionali e tanta voglia di andare avanti pubblica racconti, romanzi e fumetti dallo stile non convenzionale. Un’officina letteraria che con spirito pionieristico va alla ricerca di giovani autori bravi e capaci di raccontare, fuori dalle leggi della creatività a tutti i costi, esperienze di vita quotidiana. Abbiamo conosciuto MalEdizioni qualche tempo fa durante un aperitivo letterario. Occasione in cui abbiamo potuto ascoltare alcuni racconti tratti da: Fallimenti, Un sassolino con un cuore di pomodoro, Schitarrate! e 13 sardine circa, storie ad alto indice di autoidentificazione.
Qualche giorno dopo l’evento, Nadia Bordonali e Luigi Filippelli, i coraggiosi editori, ci hanno raccontato nel dettaglio questa loro avventura di nome MalEdizioni (www.maledizioni.eu), avventura che si muove sempre «in direzione ostinata e contraria».
Come nasce la vostra casa editrice?
«Nasce nel 2011 da un grande amore per le storie e dalla voglia di mettersi in gioco. Volevamo, e vogliamo ancora, pubblicare autori coraggiosi con idee forti e uno stile personale, che faticano a trovare spazio nell’affollato panorama letterario italiano».
Quali sono state e quali sono le difficoltà incontrate lungo il percorso?
«Le difficoltà sono molte in questo settore, per lo più legate alla promozione e alla distribuzione dei libri, al far conoscere il proprio catalogo ai lettori. Le motivazioni che ci spingono a continuare sono legate soprattutto alle storie che pubblichiamo, storie che vorremmo trovare in libreria, di autori che ci piacerebbe leggere e rileggere».
Interessanti, le storie, lo sono di certo. Sono brani, quelli letti durante l’aperitivo letterario, che fanno scaturire una risata amara, un ghigno che nasce sulla bocca di chi ha la consapevolezza che la vita, il lavoro, l’amore non sempre seguono linee dritte, ma percorsi tortuosi, a volte, diciamolo pure, sfigati.
Definite MalEdizioni «una piccola officina editoriale, steampunk e indipendente» spiegateci che significato ha ciascuno dei termini usati.
«Officina editoriale è un luogo in cui sporcarsi le mani con i libri, un laboratorio sia per noi che per i nostri autori. Steampunk riflette il nostro modo di fare editoria: con pochi mezzi e uno spirito tra l’artigianale e l’avveniristico. Indipendente perché è un piccolo progetto autonomo, non legato ai grandi gruppi editoriali».
Questa linea editoriale quanto è coerente con le esigenze innovative del mercato letterario di oggi?
«Purtroppo (o per fortuna) temiamo che queste caratteristiche non siano in linea con le esigenze innovative del mercato editoriale. Penso però che forse sarebbe bene fare un passo indietro, vedere da lontano cos’è l’editoria oggi, e cercare di andare in una nuova direzione».
C’è un autore conosciuto che vorreste pubblicare?
«Ce ne sono a decine: pensiamo a fumettisti come Bastien Vivès o Inio Asano e a scrittori come Patrik Ouředník o Paolo Nori. Dobbiamo dire però che la cosa che ci dà più soddisfazione è pubblicare autori emergenti o inediti in Italia. L’anno scorso è uscito per MalEdizioni Airbag e altre storie del fumettista portoghese Pedro Burgos, un libro lirico e onirico che ci ha subito catturato. Quest’anno invece pubblicheranno con noi tre autori così bravi che non ce li meritiamo: Fabio Bonetti, Nicola Fantoni e Biro».
Qual è oggi, nell’era del tutto digitalizzato, il valore aggiunto di un libro in vecchio stile?
«Forse il vero valore aggiunto è NON essere social. Leggere un libro è un momento che prendiamo per noi stessi, un piccolo spazio di solitudine e di silenzio in un mondo sempre più chiassoso e invadente. Un’isola ideale sempre a portata di mano».
Allora seguiamo il loro consiglio, rubiamo un momento per noi lontano da tutto e tutti per costruirci la realtà ideale, per comprendere cosa significa “Fallimento” o scoprire un concetto nuovo di poesia illustrata, per sorridere e per riflettere. Riavviciniamoci alla bellezza di leggere e facciamolo con storie genuine nate da talenti veri, lontani da qualsiasi riflettore. Non costa nulla, se non il giusto prezzo di ciascun libro. E poi come restare indifferenti al fascino emanato dalle bellissime copertine di questi volumi?
Fotografie di Loretta Bonasera