
Per il suo impegno a favore del dialogo interreligioso Pax Christi Internationalis ha assegnato all’arcivescovo di Abuja (Nigeria), monsignor John Olorunfemi Onaiyekan, il premio che l’organizzazione conferisce ogni anno a chi s’impegna per la pace.
La Nigeria, con 160 milioni di abitanti, è uno degli Stati africani più popolosi e la sua gente si divide, come ben sappiamo, in cristiani di differenti confessioni e musulmani.
E sappiamo anche bene quanto lì, di questi tempi, sia difficile mantenere la coabitazione pacifica tra i due gruppi.
Soprattutto al Nord.
Laicamente, parlando del “caso” Nigeria, si guarda alle religioni quale elemento di forte contrasto tra le genti e di destabilizzazione conseguente dell’intero quadro politico del Paese.
Specie adesso che il movimento fondamentalista islamico di Boko Haram è uscito allo scoperto, e lo ha fatto esplicitamente contro ogni forma di occidentalizzazione oltre che rendendosi responsabile di parecchi attentati a persone e beni della comunità.
Ora tutto l’operato dell’arcivescovo Onaiyekan è stato e continua ad essere improntato ad una forma di comunicazione (documenti e lettere pastorali), che poi si traduce in attività teorica e pratica dei sacerdoti e degli animatori all’interno della sua diocesi, perché sia chiaro , una volta per tutte, che le divisioni non giovano ai nigeriani e che solo mostrando spirito collaborativo tra cristiani e musulmani, a partire dall’esempio personale, è possibile la costruzione di un avvenire di pace.
Questi stessi concetti l’alto prelato ha esternato anche all’atto della consegna del premio, completandoli con contenuti attinenti rischi e opportunità di una globalizzazione planetaria, comunque inarrestabile, e con la quale bisogna, gioco forza, misurarsi tutti.
Monsignor Onaiyekan, che sarà cardinale nell’imminente concistoro, è nativo della città di Kabba.
Una città, Kabba, della Nigeria settentrionale,il contesto è effettivamente tra i più pericolosi del Paese quanto a insurrezioni e attentati, perché molto più povero rispetto al meridione, e in cui la popolazione è in prevalenza musulmana.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Nella foto Monsignor John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja (Nigeria)





