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Mallett, il numero 10, il Tolone e l’Italia: una questione di reputazione

Creato il 01 settembre 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Mallett, il numero 10, il Tolone e l’Italia: una questione di reputazione“Ho parecchie offerte, ma penso solo all’Italia e al Mondiale. Se vorrò, a giugnò potrò tornare ad allenare”. Nick Malett è più preoccupato da Australia, Irlanda, Russia e Stati Uniti che non dal suo futuro professionale. Dalle parole rilasciate a Planet Rugby si intuisce che è un uomo tranquillo, probabilmente senza alcun grattacapo economico (anzi…), e che può focalizzare la sua attenzione su un obiettivo alla volta. E oggi quell’obiettivo è la Coppa del Mondo.
Conferma anche una voce che in Francia circola da qualche giorno: sarebbe lui l’uomo che il Tolone vorrebbe per sostituire Philippe Saint-André, dal primo dicembre nuovo ct francese. “Sì, il Tolone mi ha fatto un’offerta, ma io avevo promesso alla FIR che non avrei allenato subito dopo il Mondiale, quindi starò fermo qualche mese”.
Poi dice che non tornerà ad allenare in Sudafrica, che ci sono sempre offerte dalla Francia e infine chiude con una nuova stoccata partendo ancora una volta dal caso-Gower: “E’ frustrante che in tutto il mondo non ci sia un numero 10 italiano qualificato. Non penso che Fiji, Samoa o Giappone abbiano lo stesso problema. E prima di trovare Semenzato e Gori avevamo la stessa situazione per il mediano di mischia”.
Poi il botto finale: “Sono fortunato perché di solito ad allenare l’Italia un po’ si perde la propria reputazione, non puoi far crescere la tua reputazione con l’Italia perché la differenza con gli altri è enorme. Forse non avevo più abbastanza credito in Italia per continuare ad allenare la nazionale altri due anni, ma ho ancora abbastanza credito fuori dall’Italia e parecchi contatti”.

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