Magazine Ciclismo
Riccardo Riccò, 27enne scalatore modenese, ha accusato sabato 5 febbraio un malore al termine del suo allenamento ciclistico con conseguente ricovero al pronto soccorso di Pavullo (MO). Le condizioni del “Cobra” sono parse sin da subito gravi tant'è che è stato deciso dai medici di trasferirlo d'urgenza al vicino ospedale di Baggiovara, dove si trova attualmente nel reparto di Neurorianimazione. Le sue condizioni dopo il grande spavento sono in lento miglioramento come conferma l'ultimo bollettino delle 17.30 di oggi che riferisce di un Riccò in stato vigile dopo aver trascorso una nottata tranquilla. Ma di tranquillo per l'immediato futuro di Riccardo c'è poco o nulla: una bufera si è sollevata infatti dopo le ultime dichiarazioni del medico di Pavullo al quale si è presentato Riccò poco dopo il malore in evidente stato di choc. Questi parla di un emostrasfusione alla quale si sarebbe sottoposto lo stesso Riccò facendo tutto da solo e utilizzando una sacca del suo sangue che aveva conservato per 25 giorni nel frigo di casa. Un atto che, se fosse confermato, porterebbe ad una nuova squalifica per Riccò la quale, vista la recidività del modenese dopo i fatti del Tour 2008, si commuterebbe quasi sicuramente in una radiazione dal ciclismo professionistico. La procura antidoping ha già provveduto ad aprire un procedimento disciplinare nei confronti del “Cobra” il cui morso velenoso, per l'ennesima volta, ha avvelenato se stesso. Oltre alla pazzia del gesto in sè (la cattiva conservazione del sangue avrebbe potuto portare ad un arresto cardiocircolatorio) non possiamo fare a meno di pensare alla Vacansoleil, che aveva scommesso su di lui dopo i venti mesi di squalifica scontati per uso di CERA , e alla memoria di Aldo Sassi, al quale, Riccardo aveva promesso di tornare a correre pulito. Una clamorosa mancanza di tatto dunque sia nei confronti di se stesso che per chi ha creduto in lui compresi i numerosi tifosi che in queste ore stanno affollando la sua bacheca Facebook augurandoli una pronta guarigione. Stavolta però Riccò ha probabilmente scritto la parola fine alla sua credibilità, indipendentemente da quale sarà lo sviluppo dell'inchiesta....
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