Dieci. Dieci è il numero magico.
Nel calcio, anche se ce n’è sempre meno, dieci è il numero riservato ai “fantasisti” a coloro che dovrebbero essere produttori e garanzia di spettacolo, dieci sono anche i sacri comandamenti, dieci sono le parole (insulti esclusi) che il PD sta cercando per rilanciarsi (dove non è dato a sapersi) e dieci sono i buoni motivi che la Lega Nord aveva individuato ai tempi della vicenda Alitalia per salvare Malpensa.
Qualcuno, più di qualcuno (se gli esiti del voto scopriremo con il tempo esser veritieri ndr) ha dato loro fiducia e credito, a creduto a quelli che volevano difendersi a tutti i costi il nostro Paese, quelli che “negher devono stare a ca’ loro”, quelli che di immigrazione non ne volevano sentire. Poi il tempo passa, i proclami si dimenticano, le promesse diventano sterili parole finchè una mattina uno non si trova davanti ad un’esternazione del ministro con il cognome genitale che recita:
Anche se il nostro è finito da tempo, anche se non sembra, siamo in periodo di Mondiali di calcio e questo, magari mi sbaglierò, ma mi sembra il più classico degli autogol!