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Maltempo: 100mila tonnellate di cibo distrutte e scaffali vuoti

Creato il 08 febbraio 2012 da Informasalus @informasalus
CATEGORIE: Alimentazione
freddo
Maltempo: 100mila tonnellate di cibo distrutte e scaffali vuoti

Il conto dei danni sale a 200 milioni per crollo stalle, animali morti e piantagioni gelate

Almeno 100mila tonnellate di cibi sono andate distrutte a causa del black out elettrico che ha spento i frigoriferi, della neve che ha bloccato le consegne e i ritiri del prodotto e del gelo che ha ghiacciato le coltivazioni in campo e quelle già raccolte ferme nei magazzini o nei banchi di vendita all’aperto.
E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti che sottolinea come dopo una settimana di maltempo gli scaffali sono in media vuoti al 30 per cento per i prodotti piu’ deperibili nelle zone colpite, con le consegne che procedono a macchia di leopardo sul territorio nazionale dove in alcuni paesi isolati i negozi sono addirittura chiusi o gli scaffali completamente vuoti mentre la situazione è migliore nelle città.
Le difficoltà nella distribuzione di alimenti riguardano soprattutto i prodotti deperibili come latte, carne, uova, frutta e verdura con la situazione che - sottolinea la Coldiretti - è destinata peraltro a peggiorare con l’arrivo del maltempo al sud che ha già dimezzato il raccolto di cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli in Puglia e ostacola la consegna degli ortaggi del Mezzogiorno nei mercati del centro e del nord Italia che per questo lavorano a rilento.
Il freddo peraltro impedisce la movimentazione delle verdure che con le basse temperature si rovinano all’aria aperta. Ma la neve e il gelo hanno mandato in tilt anche gli allevamenti dove sono saltati gli impianti di mungitura e di distribuzione del cibo e dell’acqua agli abbeveratoi, ma anche la distribuzione dei mangimi necessari per l’alimentazione mentre chi è riuscito a raggiungere gli allevamenti in molti casi non puo’ consegnare il latte munto quotidianamente.
La mancanza di rifornimenti, a causa del gelo e della neve che hanno bloccato gli italiani in casa, ha provocato un taglio negli acquisti quotidiani di frutta e verdura, ma si registrano per i prodotti coltivati all’aperto rincari medi superiori al 10 per cento anche se non mancano casi di speculazioni denunciati dalle associazioni dei consumatori con prezzi addirittura triplicati.
Il consiglio della Coldiretti è quello di tagliare quando è possibile le intermediazioni e di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende e nei mercati di Campagna amica e per verificare la congruità dei prezzi contro le speculazioni un aiuto viene dal servizio Sms consumatori che attraverso l’sms al numero 47497 fornisce i prezzi piu’ congrui per i diversi prodotti al nord, al centro e al sud Italia
Se i consumatori devono fare i conti con forniture ridotte e prezzi in rialzo, il danno per la filiera agroalimentare ha raggiunto ora - stima la Coldiretti - i duecento milioni di euro perché alle perdite di prodotto e quelle dei maggiori costi di riscaldamento per serre e stalle si sono aggiunti danni strutturali con decine di stalle ed edifici rurali crollati sotto il peso della neve insieme a molte piante in campo e nei vivai, centinaia di animali  tra mucche, pecore, cavalli, conigli e polli  uccisi, feriti o dispersi a causa del maltempo mentre per effetto delle temperature rigide cominciano a morire le piante di ulivo, vite e da frutto piu’ giovani e ci vorranno anni affinchè quelle ripiantate possano tornare a produrre.
Nonostante le difficoltà nelle campagne, continua l’impegno della Coldiretti che ha mobilitato diecimila trattori degli agricoltori associati per collaborare con le amministrazioni comunali e provinciali proprio al ripristino della circolazione con un appello del presidente nazionale Sergio Marini.


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