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Maltempo: danni in Calabria, vittime in Sicilia

Creato il 03 febbraio 2014 da Makinsud

La morsa di maltempo che ha colpito il Sud Italia non accenna a ridurre la propria intensità: pioggia intensa, vento forte e nebbia fitta sono stati il leitmotiv delle ultime ore e, secondo le previsioni meteo, ci accompagneranno anche nei prossimi giorni. Le copiose piogge sono la causa dell’ingrossamento di fiumi e torrenti, oltre che dell’allagamento di diverse arterie stradali, ma anche la concausa di frane e smottamenti soprattutto laddove il rischio è più forte a causa della fragilità dei terreni: ciò è accaduto proprio in queste ore di emergenza maltempo in Calabria, ad Arena, nell’entroterra vibonese, dove lo smottamento di un muro di contenimento ha bloccato una delle strade di accesso al paese e la frana sta minacciando anche alcune abitazioni ed una chiesa medievale.

Disagi notevoli a causa del maltempo si sono registrati anche nel catanzarese, dove molte strade risultano allagate e impraticabili, creando forti problemi alla circolazione. Come già accaduto lo scorso mese di Novembre, i disagi più evidenti risultano nella città capoluogo di Regione ed, in particolare, nel suo quartiere Lido, dove il lungomare è stato chiuso in via precauzionale, a causa delle forti mareggiate in cui le onde hanno superato il muro che divide la spiaggia dalla strada. In altri quartieri di Catanzaro si registra la mancanza di energia elettrica e di acqua nelle abitazioni, a causa di un guasto all’impianto di Santa Domenica.

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Il maltempo ha creato seri problemi anche nel reggino, dove risulta isolata la frazione di Natile di Careri, nella Locride, a causa di detriti che hanno ostruito la strada che porta al piccolo centro. Nella zona costiera jonica, a causa di forti mareggiate, si sono registrati danni al lungomare nei comuni di Marina di Caulonia, Roccella e Siderno. Inoltre, a Monasterace, nel Parco Archeologico dell’antica colonia greca situato proprio a ridosso del mare, risulta un parziale crollo del tempio dorico dell’antica Kaulon. A subire i danni è stata la parte esterna della muratura del tempio, lasciata esposta dopo il crollo – nel mese di Novembre – della duna naturale che la proteggeva. L’allarme per Kaulon era stato lanciato da tempo e si era provveduto con la costruzione di una barriera in pietra che, però, non si è rivelata sufficiente. Per preservare l’antico tempio, in cui si trova il più grande mosaico ellenistico della Magna Graecia, sarà necessario un intervento di grande portata e, in tal senso, dovrebbe essere coinvolto il Ministero dei Beni Culturali.

Anche nel crotonese si registrano diversi interventi da parte dei vigili del fuoco per la caduta di alberi e allagamenti di strade e, nel piccolo centro di Cerenzia, in via precauzionale sono state evacuate alcune famiglie a causa di una frana creata dal maltempo.

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Oltre alla Calabria, le piogge intense non hanno risparmiato neppure le altre Regioni del Sud. In Basilicata risultano diversi disagi nel materano e nel metapontino, mentre in Sicilia, in provincia di Siracusa, nel comune di Noto, si contano tre vittime. La tragedia è avvenuta nelle prime ore del mattino: a bordo di una Ypslon dieci viaggiavano sette passeggeri e, in contrada Romanella, l’auto è stata travolta dalle acque in piena del torrente Asinaro. Dei sette passeggeri, quattro sono riusciti ad abbandonare la vettura e mettersi in salvo – tra cui  il guidatore – mentre due donne ed una bambina di sette anni sono rimaste intrappolate all’interno dell’abitacolo ed hanno perso la vita mentre l’auto veniva trascinata via dalla furia del fiume in piena.

Tragedie di diversa natura, disagi di ogni tipo, ma con un denominatore comune: uno scenario che sembra ripetersi tristemente a cadenze regolari, ogni qualvolta un’ondata di maltempo colpisce l’Italia e, in particolare, il Sud. La furia della Natura mette in risalto, ancora una volta, la fragilità e la debolezza dei nostri territori, troppo spesso martoriati da costruzioni abusive e cementificazione selvaggia, ma anche dalla semplice incuria legata alla mancata manutenzione dei corsi d’acqua. Gli uomini spesso si dimostrano miopi nel non considerare quell’inesorabile legge alla quale si assiste puntualmente: la Natura, prima o poi, si riprende ciò che le è stato tolto.

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