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Maltrattamenti in famiglia. Un arresto ad Erice

Creato il 13 maggio 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Il quarantenne pregiudicato Fabrizio Ebole, residente ad Erice, nella frazione di Napola, è stato fermato dai carabinieri.  

In diverse occasioni, negli ultimi mesi, avrebbe malmenato il padre ottantenne, distruggendo anche arredi e suppellettili della sua abitazione.
L'uomo, ritenuto responsabile del reato continuato di maltrattamenti in famiglia, è stato fermato dai carabinieri della Stazione di Napola in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dall'autorità giudiziaria. Il provvedimento, che dispone l'applicazione degli arresti domiciliari in un luogo diverso dall'abitazione della vittima, scaturisce da una serie di interventi e indagini dei militari dell'Arma.
Chiamati più volte a calmare la furia del pregiudicato contro l'anziano genitore, i carabinieri della Stazione di Napola avrebbero raccolto «numerosi elementi sulle condotte violente e illecite dell'uomo, il quale, spesso in preda ai fumi dell'alcool, non si faceva scrupolo di malmenare il padre, provocandogli a volte lesioni anche per motivi assai futili, e distruggendo suppellettili e arredamento di casa».
Sulla base di questi episodi, ricostruiti con il coordinamento della Compagnia di Trapani, alcuni mesi fa Fabrizio Ebole era stato sottoposto a una prima misura di sicurezza, con il divieto di avvicinarsi all'abitazione familiare. Ma quell'ordine non sarebbe bastato a fermare il quarantenne che, anzi, violando le prescrizioni imposte, si sarebbe reso responsabile di altre percosse nei confronti dell'anziano genitore.
I maltrattamenti sarebbero proseguiti al punto da indurre la magistratura a disporre la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del pregiudicato, condividendo i risultati investigativi esposti dai militari dell'Arma e riguardanti gli ulteriori episodi di violenza subiti dall'anziano di Napola nell'ultimo periodo.
Venerdì scorso Fabrizio Ebole è stato quindi rintracciato dai carabinieri della frazione per la notifica del provvedimento restrittivo che impone all'indagato di restare recluso in un domicilio differente dalla casa di famiglia, in attesa di dover rispondere dinanzi all'autorità giudiziaria del reato di maltrattamenti. 


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